martedì 9 marzo 2010

Scuola senza soldi - Stop ai supplenti e lezioni a classi unite


Serina: Stato e Ufficio provinciale devono 203 mila euro. Se il prof è malato ci si trasferisce con i banchi in palestra

L’Eco di Bergamo - Martedì 09 Marzo 2010 PROVINCIA, pagina 32

Serina - Non siamo ancora al «fai da te» ma poco ci manca. E comunque ci si arrangia. I soldi dallo Stato sono sempre meno, i supplenti non si chiamano più e quando un insegnante si ammala si uniscono le classi e si fa lezione in palestra. E, a volte, per le attività si chiede aiuto gratuito ai genitori.

La maggior parte delle scuole bergamasche non naviga in buone acque – economicamente parlando – ma ci sono istituti che stanno peggio di altri. È il caso dell'Istituto comprensivo di Serina, dieci scuole, tra materne, elementari e medie, a Serina, Oltre il Colle, Bracca, Costa Serina e Rigosa, 461 studenti, tra cui 15 stranieri e una decina di disabili, con 70 docenti e 17 dipendenti Ata (ausiliario tecnico amministrativo): istituto che, negli ultimi anni, ha accumulato nei confronti dello Stato un credito di 113 mila euro e dell'Ufficio scolastico provinciale di 90 mila euro, per un totale di 203 mila euro. Soldi che dovrebbero servire a pagare supplenti e attività aggiuntive svolte dagli insegnanti. Ma questi fondi non arrivano.

«C'è una gravissima difficoltà di gestione dell'intero istituto comprensivo – scrive al nostro giornale il Consiglio d'istituto – che si vede costretto a limitare le risorse necessarie al funzionamento amministrativo e didattico, rendendo prevedibile, per il 2010, l'impossibilità di far fronte ai pagamenti, per altro inderogabili, delle spese per la sostituzione del personale assente (supplenze brevi e ore eccedenti) per le attività previste dal contratto integrativo».

«E i docenti e il personale ausiliario tecnico amministrativo – continua il Consiglio d'istituto – non hanno potuto avere il riconoscimento del fondo d'istituto (ore straordinarie) per gli anni scolastici 2007-2008 e 2008-2009».

«La maggior parte del credito – spiega Gianandrea Rota, insegnante elementare e componente del Consiglio d'istituto – si è accumulato nel 2006. Le nostre sono tutte scuole di montagna, oltre i 600 metri di altitudine, e quindi consentono agli insegnanti di acquisire un doppio punteggio per le graduatorie. Tanti insegnanti, soprattutto ragazze, chiedevano di poter fare supplenze da noi. Poi molte entravano, a pieno diritto, in maternità e l'istituto restava con l'onere dei pagamenti di doppi stipendi. Abbiamo continuato a segnalare le nostre difficoltà a proseguire ma senza risultati. E, a un certo punto, si è deciso di posticipare il pagamento per gli straordinari degli insegnanti per garantire lo stipendio normale dei supplenti. Ma a lungo andare saranno a rischio anche quelli».

A questo punto diventa difficile garantire anche una didattica normale. «Quando un insegnante è a casa – continua Rota – non vengono assunti supplenti e la classe scoperta viene accorpata a un'altra. Ma un'aula normale è troppo piccola e, anche per motivi di sicurezza, ci si sposta coi banchi in palestra. E per fare un po' di economia su altre attività di laboratorio ci è capitato di chiedere aiuto ai genitori».

«La situazione economica si aggrava continuamente – continua il Consiglio d'istituto – ciò nonostante docenti e personale Ata anche quest'anno non hanno voluto far venire meno i progetti per gli alunni, facendo ore eccedenti, consapevoli delle difficoltà di pagamento delle stesse».

Una situazione che «abbiamo segnalato ancora recentemente al ministero, alla prefettura e ai Comuni», dice il dirigente scolastico Tindaro Motta. «Ma, purtroppo, pare che di spiragli non ve ne siano», conclude Rota.

Giovanni Ghisalberti

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sul Sito www.oltreilcolle.com, negli scorsi anni sono state pubblicate email di residenti di Oltre il Colle che lamentavano le "carenze" della scyola statale del Comune. Ricordo che persino la "carta igenica", i disinfettanti per i "bagni" e i fogli per le fotocopiatrici. Le cause, naturalmente sono da addebitarsi essenzialemente alla mancanza di finanziamenti che l'attuale Governo ha negato alle "scuole pubbliche", favorendo, di fatto, quelle "private". Ritengo che i cittadini abbiano ragione nel dover protestare energicamente contro una politica "partigiana" e contraria al "dettato costituzionale".

carlo.sangalli@hotmail.it ha detto...

La scuola pubblica soffre di tempestività ( o di volontà ) di esprimersi secondo il dettato Costituzionale. Ricordo i commenti che tempo addietro molti residenti lamentavano sul sito olterilcolle.com, relativi alle carenze esistenti nelle scuole di Olter il Colle: mancanza di carta igenica, di disifettanti per i servizi, di carta per le fotocopiatrici. Mi auguro che questa denuncia, fatta dai Responsabili Scolastici, indirizzi le proteste verso il reale responsabile di tale disfunzione. L'attuale Governo privilegia i contributi alle scuole private mettendo quelle Pubbliche in seria difficoltà. Mi auguro che la protesta dei cittadini si rivolga non all'Amministrazione locale bensì al Ministro della Pubblica Istruzione che favorisce il "privatro" al "pubblico".

Anonimo ha detto...

Su sito citato non erano apparse questo tipo di lamentele che comunque ci sono state da parte dei genitori dei bambini che a scuola trovano sempre meno risorse...sul sito però si è dato ampio rilievo alla carenza del servizio scuola bus che in un territorio così vasto e con 3 frazioni aveva avuto tentativi di taglio di percorso e nonostante il pagamento immesso da questa amministrazione per la prima volta da quando il serizio è prestato, non lo si voleva neppure fare arrivare al passo di Zambla dove alcuni bambini erano costretti a fare a piedi 1 chilometro molto pericoloso..ad oggi non è stato ancora messo nessun dosso e semaforo intelligente come promesso...in questo caso la battaglia di alcuni genitori sulla scuola bus ha fatto rivedere le posizioni al Sindaco.
Maurizio