mercoledì 8 giugno 2022

Minerals Story, altro capitolo.

 


Dopo il parere negativo, espresso poche settimane orsono, dalla Regione Lombardia e dal Ministero della Cultura, è arrivato anche quello, sempre negativo, del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), relativo alla compatibilità ambientale del Progetto.

Un’ulteriore zeppa all’avvio dell’estrazione da parte dell’Energia Minerals Italia che prevedeva, dal 2024, l’attività per i prossimi venticinque anni con un investimento di 120 milioni di euro, con costi operativi annui di trentacinque milioni, l’assunzione di circa 235 addetti, tra impianti e miniere, e con la riqualificazione o l’edificazione d’infrastrutture strettamente necessarie allo svolgimento dell’attività.

Tra i nodi cruciali vi è quello del trasporto.

.Secondo l’attuale Progetto presentato, il Comune di Gorno, sul territorio della località Riso, laddove si trova l’attuale laveria in disuso dal 1982, il minerale estratto e convogliato tramite la galleria Riso – Parina, sarebbe caricato su automezzi e destinato al commercio.

Il problema sarebbe proprio quel flusso di camion che da Riso si riverserebbe sull’imbocco della statale 671 della Valle Seriana creando seri problemi all’intera viabilità della zona, già particolarmente congestionata.

Dopo anche questa boccatura alla Minerals Italia rimarrebbero, oltre all’abbandono definitivo del Progetto, altre strade da percorrere:

·        Presentare un altro Progetto, sulla base delle criticità esposte dai vari Enti;

·        Fare ricorso rispetto alle decisioni comunicate dai Ministeri.

Si attendono le mosse della Società Australiana tramite la “Energia Minerals Italia” e del suo rappresentante Geraint Harris.

Gallicus

8 giugno 2022