Minerals
Story
Incontro a
Gorno sulla ripresa delle attività estrattive in val del Riso.
Il Progetto
di riapertura delle miniere in val del Riso, prolifera dubbi e chiede approfondimenti.
Mercoledì
sera a Gorno, molti abitanti erano presenti alla riunione con l’interlocutore
Gerard Harris, managing director di Energia Minerals Italia che ha illustrato
il Progetto di riapertura delle miniere.
Ha chiarito
il motivo per cui è stata decisa la riapertura dell’attività estrattiva dopo quaranta
anni dalla chiusura.
Il dibattito
ha reso evidente i pro e i contro di un’operazione che coinvolgerà non solo la
val del Riso bensì tutto il territorio circostante.
«Le
tecnologie sono mutate – ha detto Harris – la miniera è sicura sia per coloro sia
ci lavorano quanto per l’ambiente che l’ambiente che la circonda. Dopo anni di
studio e di ricerca siamo in grado di affermare che esiste un giacimento di
minerale sufficiente a far ripartire con l’attività estrattiva».
Il crono
programma dell’Azienda prevede la riapertura nel 2024, con un’attività
estrattiva continuativa per venticinque anni. L’investimento totale sarà di 120
milioni con costi operativi annui di 35 milioni di euro. L’obiettivo è di dare
lavoro a circa 230 persone tra miniera e impianti.
«Certamente
– ha continuato Hrris – investiremo nella formazione, consapevoli che è
un’attività non molto diffusa nel territorio e, i futuri addetti, andranno
istruiti.»
Il Comune di
Gorno sarà sicuramente coinvolto nel Progetto relativamente all’area di Riso
dove, attualmente, si trova la vecchia laveria.
Il materiale
estratto sarà, infatti, convogliato, tramite la galleria Riso – Parina, per
essere caricato su autocarri e destinato al commercio.
Tale nodo ha
messo in allerta sia l’Amministrazione, sia la popolazione di Gorno.
Il managing
director ha quindi proseguito: «Siamo consapevoli che il flusso di autocarri
che dal Riso farebbe la spola con l’imbocco della statale 671 della valle Seriana,
sarebbe intenso. Stiamo valutando soluzioni alternative al traffico su ruote.
Tra queste si valuta il trasporto su nastri trasportatori sino a Ponte Nossa
(?) ».
Da parte
dell’Amministrazione Comunale si è ribadito il concetto che tuttora esistono
strutture e infrastrutture inadeguate nella zona di Riso e Fondo Ripa.
«L’area in
oggetto – ha ribadito il vicesindaco di Gorno, Italo Serrturini – sarà
coinvolta da frequenti passaggi di camion. Abbiamo calcolato che ne passeranno
uno ogni 4 – 5 minuti e per diverse ore il giorno. Gli abitanti di quella zona
ne risentirebbero. Altrettanto per le polveri generate che insisterebbero
attorno all’ex laveria. Altra questione, prosegue il vicesindaco – riguarda
l’impatto economico sul territorio. In questi anni ci siamo impegnati per un
rilancio turistico delle miniere, investendo i quattrocento mila euro
finanziati dalla Regione, e crediamo che la ripresa dell’attività industriale
sia poco compatibile con l’aspetto turistico.»
Infine, ha
concluso il Sindaco di Gorno, Gianpiero Callegari: «Non siamo chiusi al
Progetto, crediamo, tuttavia, che esso debba portare un valore aggiunto al
nostro territorio e non disagi.»
Gallicus
8 aprile
2022