mercoledì 2 dicembre 2015

Due anni di frana e disagi.
 
 

Val Serina, terzo Natale con strada ancora chiusa.
Il Comitato: striscioni e proteste sono serviti ad accelerare i tempi.

L’anniversario. Era il 2 dicembre 2013 quando 2000 metri cubi di roccia distrussero il ponte a Rosolo: i lavori solo ora, “ apertura prevista a gennaio”.
Sarà il terzo Natale con la strada chiusa. Il terzo Natale senza un ponte nuovo, senza una strada degna di questo nome.. Oggi, 2 dicmbre , sono trascorsi due anni dalla frana di 2000 metri cubi di roccia che nel 2013 divise in due la Val Serina, inaugurando 24 mesi di disagi, proteste, lungaggini burocratiche e finalmente il cantiere.

Lavori che sono entrati nel vivo dallo scorso maggio, con la bonifica della parete rocciosa e questo mese la ricostruzione del ponte distrutto dalla frana.
Da quel 2 dicembre di due anni da gli annunci delle raperture e di inizio lavori si sono susseguiti, purtroppo spesso smentiti. L’ultima previsione era quella di poter restituire alla Valle Serina la strada entro Natale. Ma i tempi, ancora una volta, si sono allungati, e si sono allungati, e si andrà a gennaio, probabilmente allinizio del mese.

“Appena sarà possibile consentire un minimo di viabilità bin sicurezza, anche a senso unico alternato – spiega il consigliere provinciale delegato alla viabilità, Pasquale Gandolfi – apriremo la strada. I tempi sono stati lunghi perché prima si è dovuto studiare  l’intervento di bonifica della parete rocciosa  e per lavorare sulla strada sottostante è stato necessario attendere la conclusione fdella bonifica. Si stà comunque lavorando nel migliore dei modi. Per mettere in sicurezza gli automobilisti ma anche gli operai che sono sul cantiere”.
Dopo la frana di due anni fa si eseguì una prima pulizia dagli alberi della parete rocciosa che incombe sulla provinciale. Poi vi fu lo studio per trovare la soluzione migliore da adottare per garantire la sicurezza (si ipotizzò anche un tunnel ma i costi erano decisamente altri per i tempi). Quindi il progetto e, dal maggio scorso fino a poche settimane fa (affidati all’Impresa Dapam di Borno, in provincia di Brescia), con un milione e 200 mila euro stanziati dalla Regione, la vera e propria bonifica e messa in sicurezza della parete rocciosa, con reti paramassi e consolidamenti. “ Durante questa fase – spiega il sindaco di Serina Giovanni Fattori – è stato ridotto anche il volume del famoso “gendarme”, lo sperone di roccia che incombeva sulla strada. Ora si sta lavorando all’aggrottamento, ovvero la parte della strada ricavata sotto la roccia. Grazie a una variante d’0pera, inoltre, saranno bonificati alcuni massi individuati nel bosco a fianco della parete”.
Settimana scorsa è stato demolito il ponte danneggiato due anni fa dalla frana. I lavori per la ricostruzione sono iniziati questo mese (a cura dell’Impresa Cabrini di Albino) per un importo di 305 mila euro dalla Provincia. Difficile che possa essere già transitabile per Natale. “Bisognerà attendere che maturino le gettate – continua Gandolfi - . Quindi secondo i tecnici si andrà a inizio gennaio. “Il ponte poteva essere realizzato – aggiunge però Fattori – perché la parete rocciosa appena a monte era già stata messa in sicurezza. A rallentare l’intervento sono stati i problemi di bilancio della Provincia”.

Le spalle del ponte si sono salvate mentre il nuovo passaggio non sarà ad arco, come il precedente, ma piatto. Conclusi questi lavori ci saranno poi altri 150 mila euro della Provincia per la sistemazione finale della provinciale, manto stradale e guardrail. “Facendo due conti – dicono sia il sindaco Fattori sia Gandolfi – questo in Val Serina è sicuramente l’intervento di messa in sicurezza per frana più sostanzioso degli ultimi anni nella nostra provincia”.

Giovanni Ghisalberti – L’Eco di Bergamo 2 dicembre 2015


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