Il 4 maggio 2015 veniva assegnato l’appalto per i lavori di
bonifica della parete rocciosa che determinò la frana e l’interruzione del
ponte in Val Serina.
Le dichiarazioni dei Responsabili della Provincia furono:
“..Da quella data scatteranno i 240 giorni
di tempo che l’impresa avrà per concludere l’opera. Con penali in caso di
ritardi ma anche con un premio economico in caso di ultimazione anticipata,
fino a 40 giorni. “Appena avremo la consegna del cantiere inizieremo subito i
lavori – dicono alla Dapam -. L’obiettivo è anche quello di concludere prima,
per aggiudicarsi proprio il premio”.
E di seguito:
“Verso la fine dei lavori, se ci saranno
le condizioni, si potrà valutare anche una prima riapertura parziale della
strada con senso unico alternato, fino al completamento di tutte le opere. Nei
primi 75 giorni del cantiere, invece, cruciale sarà mettere in sicurezza l’area
sovrastante il ponte distrutto in modo che poi Via Tasso possa dedicarsi (con
un intervento da 305 mila euro) alla ricostruzione del ponte.”
Conseguentemente il 4 gennaio i lavori
sulla parete, e sulla prevista parte di strada da allargare, dovrebbero essere
terminati. Ora sarebbe necessario conoscere se, allo stato dell'arte, i tempi previsti sono in linea
con le previsioni e se l’impresa Dapan, concessionaria dell’appalto, è in grado
di anticipare la consegna, considerato lo “sconto” previsto in tal caso. E già i tempi non prevedevano la fine per il mese di dicembre.
Ma allo stato dell’arte tutto tace.
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