giovedì 30 ottobre 2014

Che sia la volta buona ?


Predisposto dall'Amministrazione di Oltre il Colle il progetto del paravalanghe alla Plassa

Forse, se tutto va bene e la “burocrazia” non ci mette naso, per l’inverno 2015 – 2016 avremo una galleria artificiale paravalanghe sul famigerato vallone che precede la Plassa.

Lo stanziamento di 700.000 euro stanziati dalla Regione per opere di protezione in zone di montagna, avrebbero trovato destinazione nel Progetto predisposto dall’Amministrazione di Oltre il Colle, consultabile sul Sito del Comune http://www.comune.oltreilcolle.bg.it/PortaleNet/portale/CadmoDriver_s_365239 e pronto per la gara d’appalto.

Auguriamoci che ora le procedure inerenti possano trovare una rapida conclusione e che i lavori inizino almeno nella prossima primavera.

Gallicus

lunedì 27 ottobre 2014

Frana in Val Serina: un anno di incredibile immobilismo. Chi paga?


Serina – Era il 2 dicembre 2013 quando duemila metri cubi di roccia e terra franavano dal versante a monte della Strada Provinciale 27 che collega la alta e la bassa Valle Serina, travolgendo il ponte che in quel tratto, proprio sotto l’abitato di Rosolo, oltrepassa il torrente Serina. Dopo mesi di attesa e non poche polemiche, il Comitato “Frana SP27” ha annunciato ieri per mezzo di un comunicato stampa che proprio in questi giorni qualcosa sembrerebbe finalmente essersi mosso. Finalmente, perché in poco meno di un anno praticamente nulla è stato fatto per ripristinare il tratto stradale che prima della frana garantiva il collegamento con i comuni di Oltre il Colle e Serina. Se ad oggi manca ancora il progetto definitivo che dovrebbe indirizzare l’intervento di recupero (quello preliminare è giunto solo ieri), la protesta eclatante dello scorso mese, con una giornata di mobilitazione e blocchi stradali partecipata da centinaia di residenti, sembrerebbe avere però colpito nel segno. Il Presidente della Provincia Matteo Rossi ha infatti siglato questa settimana un protocollo di intesa con i comuni interessati: un passo quasi scontato che giunge con un ritardo istituzionale difficilmente ignorabile.

È ormai da diversi mesi che le comunità dell’alta Valle Serina continuano ad incassare formali assunzioni di impegno da Regione, Provincia e amministrazioni locali; eppure, nonostante lo stanziamento di fondi regionali per un milione e 200mila euro e fondi provinciali per 550mila euro, l’unico intervento attuato dallo scorso inverno riguarda esclusivamente la potatura degli arbusti nell’area interessata dalla frana. Nell’arco di tempo interessato non sono mancate invece le rassicurazioni politiche. A cominciare dallo scorso aprile, quando il Presidente Roberto Maroni, per voce dell’Assessora regionale Claudia Terzi e solo a seguito delle pressioni del Comitato Frana SP27, assicurava la “massima priorità” al ripristino del collegamento stradale. In quell’occasione, durante una assemblea pubblica tenutasi a Serina, l’Assessora leghista annunciava anche l’imminente stanziamento dei fondi regionali, ipotizzando l’apertura del cantiere per inizio estate. Una ipotesi disattesa dai fatti: a giugno, in una situazione di totale immobilismo istituzionale, il Comitato Frana SP27, ormai sul piede di guerra, indirizzava al Sindaco di Serina Giovanni Fattori una petizione “di fuoco” firmata da oltre 2000 residenti.

Che le proteste del Comitato SP27 si siano concentrate sul Sindaco di Serina non è certo un caso. Fattori è infatti anche vice-presidente e Assessore al Turismo della Comunità Montana della Valle Brembana e dalla scorsa primavera ha assunto l’incarico di Responsabile Unico del Procedimento per il ripristino della viabilità sulla Strada Provinciale. Sarebbe però semplicistico scaricare sulle sue spalle ogni colpa; d’altra parte, dovrebbe insospettire che l’allora Presidente della Provincia, il leghista Ettore Pirovano, si sia smarcato da ogni responsabilità istituzionale proprio scaricando il fardello a Fattori. Perché la Provincia, che pure ha competenza sulla strada, prima dell’insediamento della nuova Giunta PD ha rinunciato a giocare il proprio ruolo di regia e coordinamento? Perché la Regione, dopo lo stanziamento dei fondi si è disinteressata alle sorti dell’intervento? Perché affidare i lavori al Sindaco di un piccolo comune? Tutte domande legittime, confermate dalle perplessità che la minoranza in Consiglio comunale esprimeva già a fine maggio circa la sostenibilità di progettazione, contabilità e direzione ad opera del solo Comune di Serina.

Un aspetto di questa vicenda sembra evidente, ovvero la colorazione politica degli attori istituzionali coinvolti. La Lega Nord appare infatti l’attore monopolista nella catastrofica gestione di questa emergenza: leghista è la Regione che ha reperito le risorse economiche, la Provincia che ha competenza sulla strada, la Comunità Montana, il Comune interessato e pure il Responsabile Unico del Procedimento. D’altra parte l’area in questione è il cuore della roccaforte del Carroccio, il cuore del Grande Nord. Ma è anche un ambito geografico in cui la Lega Nord perde consenso, e non a caso: nelle valli bergamasche la crisi economica morde a fondo e la crisi del lavoro è il primo problema. Gli effetti di un anno di immobilismo in questa vicenda si riflettono perciò su un quadro già compromesso: la strada bloccata ha dato il colpo di grazia ad una stagione turistica estiva già in crisi. Per non parlare delle aziende dell’alta Valle Serina, che da quel 2 dicembre hanno perso il collegamento con i fornitori. Per loro il costo dell’immobilismo istituzionale si misura in perdita di competitività; e perdere competitività significa bruciare posti di lavoro.

Che la Lega Nord, impegnata nella ristrutturazione del proprio movimento, abbia perso di vista il “proprio” territorio e il proprio elettorato? Non a caso questa vicenda si è consumata tra l’insediamento in Regione di Maroni e la fine della presidenza provinciale di Pirovano. Di mezzo una campagna elettorale, e una sconfitta locale per il Carroccio. E poi lo scaricabarile tra Pirovano e Fattori: evidenza di una scarsissima volontà di coordinamento, non istituzionale, bensì tra dirigenti locali dello stesso movimento. Il risultato non è certo un prototipo di “nuova politica”: opere pubbliche interminabili che non progrediscono mai e in cui bruciano enormi risorse collettive sono l’emblema di un modo di governare il territorio che in Italia ha tradizione e “illustri” esempi. Basta nominare l’autostrada tra Salerno e Reggio Calabria, per intendersi. Tutto questo però non ci parla di rinnovamento, bensì, ancora una volta, di spirito di conservazione di chi governa il territorio da vent’anni e intende continuare a farlo, e di conservazione di vecchie ma sempreverdi prassi (talvolta interessate) di cattiva amministrazione. Da una parte, dunque, la sopravvivenza di un certo modello di gestione del potere locale, dall’altra una crisi economica profonda che stritola le comunità della valle e cancella il lavoro. Inutile sottolineare come le due opzioni si escludano a vicenda.

http://bgreport.org/frana-in-val-serina-anno-incredibile-immobilismo-paga.html

venerdì 24 ottobre 2014

Comunicato del "Comiytato Frana S.P. 27"


Conferenza stampa del Comitato Frana S.P. 27

ERA DOVEROSO CHE IL COMITATO FRANA S.P. 27 FOSSE PRESENTE ALLA CONFERENZA STAMPA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE ! ! !

Alle ore 13:20 il Comitato Frana S.P. 27, presente con una delegazione di 7 rappresentanti, viene finalmente fatto entrare nella sala consigliare del Comune di Costa Serina.

Il Sindaco di casa Fausto Dolci illustra velocemente gli aspetti più o meno tecnici riguardanti il progetto preliminare, accompagnati da alcune fotografie puntualmente proiettate.
In sostanza si parla di tre aree di intervento: area "A" quella interessata dalla frana del 2 dicembre 2013, area "B" quella direttamente sopra la carreggiata (per intenderci il rettilineo appena dopo il ponte) e procedendo verso valle area "C" quella del famoso 'gendarme'.
Su ognuna di queste aree verranno svolti interventi di disgaggio e di messa in sicurezza tramite reti, chiodature e cavi d'acciaio. Inoltre si valuterà in alcuni tratti di strada l'ipotesi di uno spostamento della carreggiata all'interno della montagna (di circa 2 metri), così da sfruttare la sporgenza ricavata come paramassi naturale.
Sempre il sindaco Dolci ha dichiarato che entro il 24 di novembre la Provincia presenterà il progetto definitivo esecutivo e in seguito partirà la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori.
Per avere tempi 'precisi' sull'inizio dei lavori si dovrà aspettare il progetto definitivo esecutivo.

Il Comitato Frana S.P. 27 come detto più volte resterà vigile sull'evolversi delle varie fasi. Al contempo ci auguriamo di essere coinvolti e di non trovarci più in situazioni spiacevoli come quella odierna.

Restiamo in contatto!

Comitato Frana S.P. 27

lunedì 20 ottobre 2014

Frana in Valle Serina, c’è l’intesa


L’appalto dei lavori entro l’anno 

Condiviso il protocollo d’intesa tra il Comune di Serina, il Comune di Costa Serina e la Provincia di Bergamo per la progettazione definitiva ed esecutiva, il coordinamento sicurezza e il collaudo e svolgimento delle funzioni di Sua (ex art.1 comma 88 legge n. 56/2014) dei lavori di stabilizzazione del versante in frana in comune di Costa Serina. 

«Tra qualche giorno, dopo che i Comuni di Serina e di Costa Serina avranno approvato il progetto preliminare, si potrà andare alla firma di questa intesa», spiega il presidente Matteo Rossi. «L’impegno di queste due settimane dal mio insediamento è stato quello di velocizzare una procedura già in corso, oggi condivisa, mettendo nero su bianco un accordo per risolvere il problema del blocco stradale causato dalla frana in Valserina».

Entro 30 giorni dall’approvazione dei progetti preliminari da parte dei Comuni si passerà alla progettazione definitiva-esecutiva e alla stesura del Piano della sicurezza per conto della Provincia. Una volta ottenuto il nulla osta dalla Conferenza di servizi, si potrà procedere con l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo da parte dei Comuni e con l’appalto dei lavori per conto della Provincia, prevedibilmente entro l’anno. 

I sindaci di Costa Serina, Fausto Dolci, e di Serina, Fattori Giovanni, ringraziano la Provincia per la collaborazione offerta. «Questa settimana chiudiamo con la firma del protocollo d’intesa», assicurano. «I costi rientrano nell’importo già stanziato e il progetto è pronto».

Il presidente Rossi ha annunciato il coinvolgimento del Comitato interlocutore nel processo. Fare, velocizzare, rendere trasparenti le procedure è il leit-motiv usato in modo da «poter monitorare l’evoluzione dell’iter».

L'Eco di Bergamo - 20 ottobre 2014

Frana della Valserina. 
La Provincia fa da sé e accelera i tempi


Serviva una decisione perentoria per sbloccare la situazione della frana della Valserina che blocca la via di accesso principale ai Comuni di Serina, Costa Serina, Oltre il Colle e tutte le frazioni. 

E' arrivata nei giorni scorsi e verrà ufficializzata in Provincia lunedì pomeriggio: il neo presidente Matteo Rossi firmerà il protocollo d'intesa con tutti i sindaci e incontrerà i rappresentanti del comitato che si battono per chiedere un intervento rapido.

Quasi un anno di chiusura senza che si sia mosso poco o nulla. Serviva una decisione perentoria per sbloccare la situazione della frana della Valserina che blocca la via di accesso principale ai Comuni di Serina, Costa Serina, Oltre il Colle e tutte le frazioni. E' arrivata nei giorni scorsi e verrà ufficializzata in Provincia lunedì pomeriggio: il neo presidente Matteo Rossi firmerà il protocollo d'intesa con tutti i sindaci e incontrerà i rappresentanti del comitato che si battono per chiedere un intervento rapido.

Finora in effetti è andato tutto a rilento. Regione Lombardia ha garantito i fondi (1,2 milioni di euro), ma l'iter amministrativo è ancora agli albori. Ecco perché via Tasso ha deciso di accollarsi la stesura del progetto definitivo, dell'esecutivo, il collaudo, il coordinamento della sicurezza e la gestione dell'appalto per la messa in sicurezza di tutto il versante. Una volta certificata la solidità della montagna, la Provincia potrà (finalmente) progettare e realizzare il nuovo ponte, un'opera da circa 300 mila euro.

Tutto il procedimento non sarà seguito solo dai tecnici provinciali, da quelli regionali e dagli amministratori del territorio. Rossi ha deciso di aggiungere posti al tavolo istituzionale per ascoltare anche la voce degli esponenti del comitato. Anche a loro sarà affidato il compito di monitorare i lavori e verificare che vengano svolti a regola d'arte. Si tratta della prima operazione partecipata di tale portata in provincia di Bergamo. E potrebbe essere un progetto pilota per altre infrastrutture. Sempre che la riforma e la manovra Renzi garantiscano i fondi necessari per costruire qualcosa.
Bergamonews – 20 ottobre 2014

martedì 14 ottobre 2014

Delegazione del Comitato Frana S.P. 27 invitata ad un colloquio diretto con il Presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi


Riceviamo e pubblichiamo un Comunicato redatto da Pietro Berbenni
 del “Comitato Frana S.P. 27”



Con la presente vogliamo comunicarvi che una delegazione del Comitato Frana S.P. 27 è stata invitata ad un colloquio diretto con il Presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi. Il tutto si svolgerà lunedì 20/10/14 alle ore 18:00 presso la sede della Provincia; provvederemo a farvi un resoconto completo entro la giornata di martedì.

Prima di noi il Presidente incontrerà il R.U.P. (Responsabile Unico Procedimento) Sindaco di Serina Giovanni Fattori e gli altri Sindaci della Valle, con i quali dovrebbe concordare e sottoscrivere un protocollo d'intesa riguardo la ridistribuzione dei ruoli e degli incarichi.

A tal proposito riportiamo uno stralcio dell'articolo pubblicato sul quotidiano l'Eco di Bergamo Giovedì 09/10/14: //La settimana Prossima Rossi intende convocare i Sindaci di Serina, Costa Serina, Algua e Cornalba, lanciando loro una proposta di protocollo d'intesa per cui la Provincia (che si farà carico della ricostruzione del ponte, con un progetto da 305 mila euro) sarebbe pronta ad attivarsi per aiutare anche nella progettazione definitiva ed esecutiva della sistemazione del versante, nel coordinamento della sicurezza, nei collaudi e a fare anche da stazione appaltante per i lavori. "Proporremo tutto questo agli amministratori", spiega Rossi.//

Come Comitato Frana S.P. 27 affronteremo con la massima serietà e determinazione il colloquio di lunedì, speranzosi di essere giunti FINALMENTE ad un svolta positiva per il futuro della nostra Strada Provinciale 27.
Dopo quasi 11 mesi dove molto è stato detto, ma poco, pochissimo è stato fatto, e con l'inverno ormai alle porte, pretendiamo chiarezza nei confronti della Popolazione della Valle Serina e di tutte quelle persone che per qualsiasi motivo vi transitano!

Comitato Frana S.P. 27

P.S. Oggi siamo a 25 giorni dall'assemblea pubblica del 19/09/14. Il 'famoso' progetto preliminare che a detta del Sindaco R.U.P. e degli altri Sindaci doveva essere pronto e presentato entro 20 giorni che fine ha fatto??? Meglio non commentare...

venerdì 10 ottobre 2014

Zogno-Bracca, lavori per la galleria. Ma non è quella di Rosolo

 
Sei giorni di chiusura e senso alternato

Lavori in vista sulla strada provinciale 27 della Valle Serina. Da lunedì 13 ottobre fino a sabato 18 sono previsti i lavori per la costruzione di una galleria artificiale. Scatterà la chiusura a fasce orarie con senso unico alternato in alcuni momenti della giornata.

La sospensione della circolazione riguarda un tratto di circa 800 metri (dal km 21+000 al km 21+800) nei comuni di Zogno e Bracca. L’ordinanza prevede:
- la chiusura al transito a fasce orarie dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.35 alle 17.30;
- l’istituzione del senso unico alternato regolato da semaforo dalle 7.00 alle 18.00 nelle fasce orarie di apertura al transito.
 
Durante le fasce orarie di chiusura al transito la viabilità verrà deviata lungo la strada comunale Spino al Brembo – Bracca – SP 33.
Le deviazioni saranno comunque indicate in loco.

L'Eco di Bergamo - 10 ottobre 2014

sabato 4 ottobre 2014

Mattinata di proteste a Serina e Ambria


Sabato 4 ottobre nuove manifestazioni del Comitato frana Sp 27: dalle 8.30 un sit in di protesta al piazzale del mercato di Serina e una manifestazione e dalle 9.45 una manifestazione ad Ambria di Zogno.


Un sit in di protesta al piazzale del mercato di Serina e una manifestazione che sta bloccando il traffico sulla ex statale 470 in località Ambria di Zogno: torna ad alzare la voce il Comitato frana S.P. 27 che, a dieci mesi dalla chiusura della provinciale per il materiale staccatosi dalla parete rocciosa il 2 dicembre 2013 in località Rosolo di Algua, chiede una soluzione ad un problema ormai quasi cronico.

"Amici, residenti e villeggianti" della Valle Serina sono stati invitati al sit in di protesta del piazzale del mercato di Serina, scattato alle 8.30 di sabato mattina, mentre un discreto gruppo di persone si è diretto più a sud, ad Ambria di Zogno, per una manifestazione che dalle 9.45 sta creando più di un disagio agli automobilisti che vengono deviati verso Ambria stessa e Camanghè.

Il senso di quest'ultima azione è ben descritto in uno striscione in testa alla manifestazione: "Oggi, 4 ottobre 2014, la deviazione la facciamo tutti": un modo senza dubbio efficace per allargare il fronte della protesta e per far comprendere le proprie ragioni. Lunghe code, infatti, sono segnalate sull'ex statale 470, già a partire da Sedrina.

Differente, invece, lo slogan che accompagna il sit in dei manifestanti a Serina: "Con l'inverno alle porte il disagio si fa sempre più forte". Nel Comune amministrato dal sindaco Fattori è la seconda manifestazione nel giro di due settimane: l'ultima volta che il Comitato si era fatto sentire era infatti il 24 settembre, giornata in cui si svolge la Fiera Zootecnica, evento simbolo della tradizione serinese e di tutta la valle.

Bergamonews - 4 ottobre 2014

giovedì 2 ottobre 2014

Per non dimenticare: 3 dicembre 2013 – 3 ottobre 2014

 

Per non dimenticare: 3 dicembre 2013 – 3 ottobre 2014
La notte tra il 2 e il 3 dicembre 2013 una frana, precipitata dal versante della montagna dalla parte di Costa Serina e nel territorio di questo Comune, al confine con Algua, interrompeva la S.P. 27 della Valserina. I detriti demolivano il vecchio ponte, coperto la vecchia galleria e sommerso a metà il ponte nuovo.
 
Domani saranno quindi dieci mesi esatti dall’evento che ha in sostanza spaccato la Valserina in due tronconi.
Se pure è vero che alternative viabilistiche esistono, sia pure con grossi limiti o addirittura con l’esclusione di veicoli ingombranti, è altrettanto vero che il danno maggiore è sopportato dal pendolarismo giornaliero di studenti e maestranze che devono necessariamente scendere nei centri della Valle Brembana o, addirittura, nelle località di pianura.
La pletora di riunioni indette in questi dieci mesi non ha prodotto che risultati scarsi e inefficaci per dare un’adeguata soluzione al problema. Regione, Provincia e da buon ultima l’Amministrazione Comunale di Serina non hanno trovato la corretta sinergia di risorse, non esclusivamente finanziarie ma concretamente operative, per progettare e dare tempi certi al ripristino dell’importante arteria vallare.
Recentemente un Comitato spontaneo, il “Comitato S.P. 27” ha riproposto all’attenzione dell’opinione pubblica la delicata e incancrenita situazione riuscendo, a quanto pare, a smuovere gli Organismi Pubblici dall’oblio e dall’ignavia.
Questa volta i notevoli ritardi nell’intervento sono solo in parte imputabili alla solita cantilena che da anni ascoltiamo a ogni disastro ambientale: “Mancano i soldi a causa del “fiscal compact”, ma derivano in grandissima parte dall’inefficienza dei Responsabili diretti o indiretti.
 
A dieci mesi dell’evento franoso si attendono ancora i risultati dell’indagine idrogeologica necessaria alla bonifica del versante franato, propedeutica alla demolizione e successiva ricostruzione del ponte sul torrente Serina.
Considerando ciò che normalmente avviene nel campo delle opere pubbliche, forse non ci si dovrebbe meravigliare ma sicuramente “scandalizzare” per la gestione dilettantesca e improvvisata di tutta la vicenda.
E da buoni realisti (con i dovuti scongiuri) aspettiamoci ancora successive sorprese con l’auspicio che non ne derivino azioni deprecabili.
 
Gallicus