mercoledì 29 agosto 2012

Sono tornate le marmotte sull’Arera.



Da qualche anno, salendo la strada agro silvo pastorale che dal parcheggio situato a quota 1600 porta al rifugio Capanna 2000, è facile assistere a famigliole di marmotte che escono dalle loro tane per crogiolarsi al sole estivo.
 
Tra le pietraie che contraddistinguono gli ingressi delle vecchie miniere e nelle piccole radure d’erba, che negli anni hanno coperto i residui minerari, le “mamme” marmotte assistono ai giochi dei piccoli marmottini, attente agli eventuali pericoli nei quali possono incorrere.
 



 
Sull’Arera, infatti, gli uccelli rapaci che possono piombare sulle facili prede sono abbastanza frequenti: l’aquila, che nidifica tra gli anfratti della parete nord, il falco e la poiana.
 
Il fischio acuto è il segnale di allarme lanciato dalla marmotta adulto che avvisa la comunità dell’imminente probabile pericolo. Il metodo per poterle osservare e, in molti casi, anche immortalare fotograficamente è molto semplice: camminare in silenzio e osservare, mettersi in una posizione sottovento e minimizzare i propri movimenti.
Buona caccia fotografica
Gallicus

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