mercoledì 16 maggio 2012

Turismo e Ambiente

Altri due “capitoli”, contenuti nel programma del neo sindaco, riguardano specificatamente il Turismo e l’Ambiente. Due aspetti fondamentali per la Conca che si è sempre definita e qualificata come la “Perla delle Orobie” e che, aggiungeremmo noi, “ le Dolomiti bergamasche”.
L’evoluzione turistica degli ultimi anni, dovuta a molti fattori, di cui il principale sono le modificazioni meteorologiche, si è modificata la domanda e, conseguentemente, il tipo di offerta. Il turismo estivo è la principale fonte economica della Conca e richiede una particolare attenzione da parte della comunità pubblica e privata.
Ambiente e Turismo devono essere considerati complementari l’uno all’altro, migliore la conservazione dell’ambiente, maggiore è l’attrazione turistica che ne deriva. La predisposizione di “strutture” integrate nel contesto ambientale è quindi la base di partenza per favorirne lo sviluppo e il rilancio.
L’Arera non ha ancora completato la riconversione turistica iniziata dopo lo smantellamento degli impianti di risalita che partendo dalla località Plassa raggiungevano dapprima quota 1600 e in seguito quota 2000. La costruzione di una strada, sino a quota 1600, agevola ora l’afflusso estivo di turisti i quali possono in seguito, tramite uno sterrato, portarsi al Rifugio Capanna 2000 e percorrere il Sentiero dei Fiori, in un ambiente naturale di rara bellezza.
Purtroppo al termine di questa strada si presentano le desolanti immagini dei resti delle strutture dei vecchi impianti e nessun “servizio” logistico a disposizione dei visitatori.

Il “Progetto”, fortunatamente non presentato in Regione per accedere al finanziamento, predisposto dalla passata Amministrazione era avulso dal contesto ambientale, non presentava caratteristiche da territorio montano tali da meritare il consenso degli eventuali utilizzatori



Sicuramente si è persa l’occasione per partecipare a un bando regionale ma, come insegna ciò che in questi giorni ha ottenuto il Comune di Serina per il recupero di baite sul Menna, avere nel cassetto un “Progetto” redatto con le giuste caratteristiche può permettere di essere ottimisti per il futuro.
Nel frattempo, utilizzando l’esistente come ad esempio la “casera” che sorge a lato del parcheggio d’arrivo della strada, si potrebbe offrire al visitatore un posto d’accoglienza informativo e adatto al breve ristoro. Lo stato dell’edificio è buono e, con poche risorse, potrebbe essere operativo già dalla prossima estate.
All’estremo opposto, nella zona dell’Alben, da molti anni si è evidenziata la necessità di dotare l’area prativa sul Colle di Zambla di servizi stabili e più efficienti. Il Gruppo alpinistico Fancymountain, attuale gestore del “Parco Avventura Monte Alben”, che sino allo scorso anno aveva in gestione anche la Pista di sci nordico, aveva presentato alla vecchia Amministrazione di Oltre il Colle un progetto per l’edificazione di una struttura ecologica ( costruita in tronchi di pino ) ad uso servizi, sia estivi che invernali, per i frequentatori.

L’Amministrazione non aveva concesso il nullaosta mettendo nelle condizioni l’associazione di rescindere la convenzione con il Comune. Infatti, per dotare Il Parco Avventura di recapito per visitatori e assistenti hanno chiesto e ottenuto la disponibilità di un terreno di proprietà dell’Amministrazione di Oneta. Il problema si ripropone oggi con lo Sci Club Valserina che è subentrato alla gestione della Pista di sci nordico.
Miopia o mentalità isolazionista ? La nuova Amministrazione è ora chiamata a risolvere questi due importanti problemi con costi certamente superiori a quelli che potevano prevedere qualche anno fa.
E oggi le disponibilità finanziarie di un piccolo comune, qual è Oltre il Colle, non sono certamente migliorate rispetto al passato.
Gallicus

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' solo questione di fare il bene comune ma veramente!
Il progetto Arera della precedente amministrazione non è arrivato a compimento perchè la documentazione delal domanda di finanziamento era errata!!(vergognoso!. Comunque qualcosa di urgente in Arera va fatto subito perchè si sta riempiendo di plastica (pezzi delle tantissime taniche di carburante lasciate all'aperto da molti anni)tutta l'area dell'arrivo dela vecchia seggiovia. Le casine di legno sono di una bruttezza impressionante (fanno deprimere e per fortuna che poi salendo la bellezza dell'Arera fa dimenticare queLlo che c'è li sotto!)In ogni caso anche se per ora non sarà possibile fare un centro di accoglienza e ristoro a 1600 per il turista bisognerebbe fare un minimo di pulizia!Rendere l'area innanzitutto sicura da continuo e progressivo inquinamento.
Ho fiducia che un centro di ristoro a 1600 e altre opere come hanno fatto Serina saranno realizzate , perchè quando c'è un progetto serio e fattibile si riesce,nonostante la crisi, ad avere i finanziamenti.
Mi ricordo che sul blog (ex) di Leoni il signore disse che per fortuna non era stato approvato il finanziamento perchè altrimenti il Comune doveva metterci buona parte di soldi ..oppure:
riporto la risposta che fece il Leoni al sig. Alberto ideatore di questo blog:
Egregio Signor Alberto, la nota apparsa sul "Lapidarium" - è là da vedere - non prendeva in esame il contenuto della notizia che è reale. La cocozzata risiedeva esclusivamente nel suo solito modo di tirare frecciatine utili solo a disinformare e a creare tensioni.

Questa risposta era una delle tantissime che il noto personaggio dava quando uno si permetteva di dire le cose come stavano veramente e cioè che l'amministrazione comunale ne sbagliava una dopo l'altra...!
Vorrei sapere quanto è costato poi quel progetto "marino" a 1600 in Arera. La ditta di Torino quanto ha percepito per presentare un progetto così aleatorio e comunque non inserito nell'ambiente montano dell'Arera? Boh? Sembra la stessa storia dei lavori sempre eseguiti dalla nota ditta Rota, sempre e solo quella, senza aste, sempre lavori fatti per urgenze.Non voglio dire che oltre a non avere fatto nulla in questi ultimi 5 anni si sia lucrato o favorito qualcuno ma che almeno tacessero le persone che ci hanno fatto perdere tutto questo tempo. Il senatore fece, come ultimo atto al precedente mandato di sindaco, la strada in Arera ecc. ma anche la ristrutturazione della cascina Mattuida.La stessa è isolata dala carrareccia da oltre un anno per la frana caduta sul Menna.Ripartiamo da dove eravamo rimasti.