lunedì 23 aprile 2012

La Festa della Liberazione - Eventi del 25 Aprile 2012

Il 25 aprile si celebra l’anniversario della liberazione d’Italia dalla occupazione dall’esercito tedesco e dal governo fascista avuta luogo nel 1945. E' quindi doveroso dedicare una pagina a questa ricorrenza perché ha segnato una svolta importante per il nostro paese.

Dopo la liberazione d’Italia dai nazifascisti i i gruppi politici della Resistenza hanno ricostruito il nuovo stato italiano. Un nuovo stato basato sulla democrazia e sul rispetto delle libertà. Questa era l’idea in origine dello Stato italiano.

Ogni anno in svariate città italiane vengono organizzati cortei e manifestazioni per festeggiare e ricordare la festa della liberazione. Torino e Milano furono liberate il 25 aprile del 1945: questa data è stata assunta quale giornata simbolica della liberazione dell'Italia intera dal regime fascista e, denominata appunto Festa della Liberazione che viene commemorata ogni anno in tutte le città d'Italia.

Le truppe alleate giunsero nelle principali città liberate poi nei giorni seguenti. La liberazione di alcune città, inclusi svariati centri industriali di importanza davvero strategica, prima dell'arrivo degli alleati permise l'avanzata di questi in maniera più rapida e molto meno onerosa in termini di vite e rifornimenti. In vari casi avvennero drammatici combattimenti in strada; i sopravvissuti dell'esercito tedesco e gli irriducibili fascisti della Repubblica Sociale Italiana sparavano nascosti in vari edifici o appostati su tetti o campanili contro partigiani e civili. Tra le due fazioni avvennero vere e proprie battaglie (come a Firenze nel settembre 1944), ma di solito la loro resistenza si ridusse a una disorganizzata guerriglia, per esempio a Piacenza e a Parma.

La notte del 26 aprile 1945 Benito Mussolini, insieme ai suoi gerarchi risiede a Grandola ed Uniti all'interno dell' hotel Miravalle nella frazione di Cardano.

Il 27 aprile del 1945 Mussolini, indossando l'uniforme di un soldato tedesco, venne catturato a Dongo, in prossimità del confine Svizzero, mentre tentava l'espatrio insieme all'amante Claretta Petacci. Riconosciuto dai partigiani, venne imprigionato e giustiziato il 28 aprile a Giulino di Mezzegra e successivamente il suo cadavere esposto a testa in giù, accanto a quelli della Petacci e di altri gerarchi, in piazzale Loreto a Milano.

Il 25 aprile è la Festa della Liberazione: ricordiamoci che uomini e donne di tutte le età sono morti allora, per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo. Grazie a loro.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

25 aprile 1945 - 25 aprile 2012

Questa ricorrenza di un fatto e di un'epoca sempre più lontana nel tempo, si va forse stemperando dai suoi sentimenti di parte per assumere più un richiamo di unione tra gli italiani.
O forse questo è il nostro augurio.
Sono rimasti pochi ormai i protagonisti della guerra di Liberazione d'Italia 70 anni fa.
Oggi è nostro dovere riscoprire e valorizzare le loro motivazioni, che sono anche le nostre, ogni qualvolta stolide ideologie abbeverate di razzismo e xenofobia propagandano violenze totali verso la libertà di pensiero, di opinione, irrispettose per chi non ha il medesimo colore della nostra pelle.

carlo.sangalli@hotmail.it ha detto...

Non condivido completamente la frase...." Oggi è nostro dovere riscoprire e valorizzare le loro motivazioni, che sono anche le nostre....", non credo che le motivazioni che portarono alla guerra civile e alle nefandezze che ne seguirono per sostenere una dittatura ormai succube del nazismo, siano da mettere sullo stesso piano della reazione democratica di coloro che combattendola si sacrificarono. Rispetto per i morti, ma senza assoluzione per le idee che obnubilarono la mente dei "ragazzi di Salò".

Anonimo ha detto...

Chiarisco meglio.
Le motivazioni e la ragione per le quali centinaia di migliaia di italiane e di italiani iniziarono nel 43 per poi concludere il 25 aprile la Guerra di Liberazione e sono anche le nostre ogni qualvolta si lotta contro i razzismo e le idee xenofobe.
In Francia proprio queste idee razziste e xenofobe hanno ottenuto un insperato successo elettorale.
Un ultimo comento.
Siamo tutti - o quasi tutti - d'accordo nel commemorare il 25 aprile come giorno di vittoria nella Guerra di Liberazione dall'ideologia fascista e Nazionalsocialista.
Ma dobbiamo anche aggiungere, se no faremmo un grave torto alla Storia , che dopo il 25 aprile seguirono giorni e mesi di vendette, eccidi, violenze perpetrate verso i vinti ( vedi massacro di Rovetta) , verso i fascisti o presunti tali,perpetrando anche vendette personali senza alcuna coloritura politica.

Il 25 aprile che lo si voglia o no è anche questo.
Se una volta tanto ci spogliassimo della solita e noiosa retorica commemorativa faremmo un servizio utilissimo anche a quanto rappresenta per la Storia contemporanea questa data : 25 aprile.

carlo.sangalli@hotmail.it ha detto...

Ciascuno di noi, nel nostro piccolo, dovremmo utilizzare la "memoria" per far si che le nuove generazioni possano "autonomamente" riflettere sulle tragedie che le guerre portano non solo a chi le combatte ma anche per coloro che le "subiscono". L'odio, l'intolleranza e la xenofobia sono strettamente collegate all'ignoranza della storia. Per questo motivo abbiamo pensato di far cosa utile aggiungere una nuova pagina a questo Blog al fine di far conoscere almeno la cronaca locale di questo triste periodo. Ci auguriamo vengano letti e, magari, anche commentati.