giovedì 4 marzo 2010

Internet, la Bergamasca viaggia a due velocità 30 paesi appesi a un filo. Scade la copertura pubblica in montagna. Via Tasso: la salveremo. Intanto in provincia due comuni su tre «navigano» a vele spiegate

Caro, vecchio, buon piccione. Viaggiatore. Corre l'anno 2010 e anche nella nostra provincia sembra esserci chi medita di tornare alla vecchia scuola. Un'esagerazione? Chiedere per credere a quelli del «digital divide». Quelli che per mandare una e-mail devono fare i salti mortali. Quelli che la connessione è lumaca. Quando c'è. Quelli che, mentre molti vanno sempre più veloci, rischiano di tornare indietro.

La Bergamasca, fra copertura «classica» Adsl e operatori che offrono servizi alternativi (dalla chiavetta alla banda larga) naviga piuttosto bene. Ma c'è chi nel giro di una manciata di mesi rischia di vedere allontanarsi il mondo virtuale. Parliamo di una trentina di comuni che oggi contano sulla tecnologia wireless avviata dalla Provincia con i fondi dell'Obiettivo 2. A luglio scadrà infatti la concessione agli operatori che fino a oggi hanno erogato il servizio voluto dall'ente pubblico, e all'orizzonte ci sono delle nubi. «Al momento questi operatori ci hanno comunicato l'indisponibilità a prorogare il servizio se le condizioni economiche dovessero restare quelle attuali. Un bel problema per le aree che, per questioni di morfologia territoriale o appetibilità economica, non godono di molte offerte differenti», spiega l'assessore provinciale all'Innovazione tecnologica Roberto Anelli. Che annuncia: «La Provincia è in campo per garantire il servizio. Questi centri sono meno coperti e su di loro ci concentreremo. È doveroso». Bisogna capire come agire, ma il salvataggio è partito.

Sono 64 i comuni che godono della copertura senza fili di cui sopra, ma sono poco meno di una trentina quelli in condizioni critiche. Perché va specificato: oltre al servizio dell'Obiettivo 2, in queste aree gli utenti di solito contano su chiavette fornite da operatori non legati alla Provincia. Anche con queste, però, connettersi rischia di essere laborioso: «Non hanno banda minima garantita, ovvero non c'è la certezza che la copertura di segnale sia ottimale. In pratica – spiegano alcuni utenti –, se ci colleghiamo in troppi salta tutto».

Fra i centri che «navigano a vista», quando navigano, anche aree di rilevanza turistica. In base ai dati a disposizione della Provincia (che possono risentire di variazioni se, come nel caso di Ardesio che riportiamo qui sotto, operatori privati si sono da poco messi in moto liberamente), si citano ad esempio Valbondione, Gromo, Valgoglio in Valle Seriana; gran parte di Colere e Azzone in Valle di Scalve; Brumano, Fuipiano, Costa Valle Imagna, Roncola per la Valle Imagna; e ancora Valtorta, Ornica, Valleve per la Valle Brembana. Un elenco parziale, su cui via Tasso sta lavorando. L'intenzione è capire al dettaglio come siamo messi. E agire in rinforzo: «Il nostro sistema wireless ha molti limiti, risente del maltempo, non è velocissimo, non arriva ovunque e non è paragonabile a servizi come l'Adsl classica o le fibre ottiche. Ma è meglio di niente. La Provincia si concentrerà sulle aree con più problemi, farà in modo di mantenere per loro il servizio lavorando sul contratto». Come? Modificando l'offerta economica, rendendola più appetibile per gli operatori già attivi oppure cambiando musica, scendendo in campo in prima persona. «Stiamo studiando un'ottimizzazione nella distribuzione dei fondi e delle coperture. Se i comuni da servire fossero meno, alla medesima cifra, avremmo margine di contrattazione». Oggi i comuni con dotazione wireless promossa da via Tasso sono una sessantina, molti dei quali godono anche di altre opzioni. «Questa è una impostazione che deriva dalla passata amministrazione – mette in chiaro l'assessore –. Ora cerchiamo la soluzione per garantire un servizio a tutti, senza troppe sovrapposizioni». Poi c'è la seconda via: «Se non si trovassero soluzioni soddisfacenti, potremmo anche farci carico noi della situazione tramite l'operatore con cui eroghiamo in altre zone il servizio di banda larga. In questo caso dovremmo affrontare costi alti a fronte di un numero ridotto di abbonamenti. Ma per garantire un servizio ormai essenziale siamo disposti a farlo. È doveroso». Staremo quindi a vedere. Ma intanto, mentre è partita l'operazione in montagna, via Tasso porta avanti anche «l'altro» progetto legato a internet. Che si chiama banda larga.

Ardesio «aggancia» gli operatori: ora si connette gratis
Dopo anni di web difficile, il comune dell'alta Valle Seriana ha puntato sulla concorrenza
Da uno a tre in una manciata di settimane. Ecco qui il caso di Ardesio, comune dell'alta Valle Seriana che, e dài e dài, ha solleticato l'attenzione di diversi operatori privati che oggi si contendono gli utenti del piccolo centro. Per la gioia di tutti. Ma proprio tutti. Perché – potere della concorrenza – qui sta per entrare in funzione un servizio che altrove è utopia. «Uno degli operatori privati che l'amministrazione ha contattato in questi mesi per rendere davvero efficiente la copertura internet ad Ardesio ci ha fatto un regalo – ha annunciato durante un'assemblea pubblica Alberto Bigoni, consigliere comunale della lista "Ardesio unita" delegato dal sindaco Giorgio Fornoni alle problematiche legate alle coperture web –. Su di un palo della pubblica illuminazione nei pressi del parco giochi di via Locatelli entrerà in funzione un dispositivo in grado di garantire gratuitamente l'accesso a Internet a chi con il suo portatile si troverà nel raggio di circa 50 metri».

L'installazione è avvenuta proprio ieri. «Il segnale risulta già disponibile», conferma Bigoni.

L'amministrazione, aggiunge ora, l'aveva promesso ai cittadini. «Volevamo offrire internet gratis a tutti. Ecco fatto. Il tutto a fronte di una spesa per il Comune di circa 400 euro più Iva per i lavori dell'elettricista per l'approvvigionamento di corrente elettrica indipendente al palo. E non è detto che questo hotspot sia l'unico. Nei prossimi mesi altri hotspot, dopo una verifica sul funzionamento di quello installato in via Locatelli».

Lago d'Endine Tre amministrazioni conquistano la rete facendo squadra
Bianzano, Ranzanico e Monasterolo fanno squadra per accedere in modo facile e veloce a internet. Cosa che, in zona, risultava piuttosto difficile un po' come accade nelle aree di montagna. Grazie al progetto di una società privata, anche i tre paesi rivieraschi navigano in scioltezza.

Dopo mesi di studi di fattibilità con i progettisti e incontri tra i tre sindaci, infatti, si è trovata la soluzione tecnica per ovviare alla mancanza di campo che – affermano – penalizza soprattutto il paese di Monasterolo, permettendo così ai tre paesi che non dispongono di collegamento via cavo di rame di mettersi al passo con gli altri Comuni della valle. Grazie all'installazione a Bianzano e Monasterolo di due piccoli ripetitori di sei metri di altezza, il segnale che attualmente è inviato dai Colli di San Fermo verrà riflesso anche ai tre paesi dell'alta Valle Cavallina. Per captarlo i cittadini dovranno installare un'antenna esterna e provvedere alla sottoscrizione di un abbonamento. «Si tratta di un importante traguardo dopo anni di disagi ma soprattutto di incontri e trattative – concordano i tre sindaci Marilena Vitali, Maurizio Trussardi e Sergio Buelli –. Con questo accordo abbiamo superato il disinteresse delle grandi società di telecomunicazione, offrendo ai cittadini un servizio importante a un costo simile a quello dei maggiori operatori del settore». Proprio per illustrare modalità, costi e soluzioni offerte dall'azienda privata, il progetto «Eolo» è stato illustrato nel corso di tre assemblee pubbliche itineranti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli accordi tra Ammnistrazioni Comunali, funzionano e danno la possibilità anche ai cittadini di usufruire di un servizio importante. Internet non é più un servizio d'elite, i nostri Amministratori lo dovrebbero comprendere.

Anonimo ha detto...

Bello e conoscendo EOLO e la NGI le cose sono fatte seriamente, come lo saranno per Oneta. Peccato che a Oltre il Colle il segnale arriva perfetto grazie all'investimento di parecchie centinaia di migliaia di euro da parte della Provincia di Bergamo per portare l'ADSL nei Comuni di montagna, ma per ora solo il Municipio può usufruirne. Mi ero mobilitato per raccogliere delle adesioni in paese (raccolte solo 12 firme) ma se la promozione non viene dall'istituzione che anche in questo caso "dorme" si fa ben poco..spero che anche oltre il colle si svegli e presenti un progetto serio sulla connessione veloce in paese.Non dico gratis come hanno fatto alcuni comuni ma che si facesse promotore l'istituzione per risolvere questo problema ai cittadini, promesso in campagna elettorale e doveroso e oramai non rimandabile!
Per la cronaca, Eolo contatta a breve anche il Sindaco di O.i.C.!
Maurizio