domenica 7 maggio 2017

Oltre il Colle, pochi alunni e la scuola chiude: così muore la montagna



La lettera è di quelle che ti spalancano il cuore perché leggi tra le righe un senso civico e un amore verso le future generazioni. È la lettera di Leonardo Pesenti Gritti che scrive da Oltre il Colle dove, a causa di pochi iscritti alla scuola media, il Dirigente Scolastico ha deciso per il prossimo anno la chiusura della scuola.

 
La lettera è di quelle che ti spalancano il cuore perché leggi tra le righe un senso civico e un amore verso le future generazioni. È la lettera di Leonardo Pesenti Gritti che scrive da Oltre il Colle dove, a causa di pochi iscritti alla scuola media, il Dirigente Scolastico ha deciso per il prossimo anno la chiusura della scuola.

 
“Trasmetto copia della Comunicazione di chiusura sottoscritta dal Dirigente Scolastico della Provincia di Bergamo con cui, in base al disposto D.L. 81/2009, decreta la chiusura della scuola, a causa dell’esiguo numero di iscrizioni (11 alunni) e con essa la morte di un piccolo paese di montagna (1000 abitanti) – scrive Leonardo -. Peccato però che leggendo il Decreto stesso art. 11 comma 3 stesso che cita testualmente: “3. Possono essere costituite classi, per ciascun anno di corso, con un numero di alunni inferiore ai valori minimi stabiliti dai commi 1 e 2 e comunque non al di sotto di 10, nelle scuole e nelle sezioni staccate funzionanti nei comuni montani” se ne deduca il contrario.


Allora perché si chiude? A chi giova? Visto che non vi è alcun risparmio perché si chiude solamente un’aula in un complesso che rimane aperto per la presenza delle elementari e che i professori dovranno essere impiegati ugualmente per il formarsi di una nuova sezione in altro luogo, anzi vi è solo l’aggravio di costi e disagi alle famiglie, ai ragazzi, ed al Comune stesso che dovrà provvedere al trasporto degli alunni? Spesso i Politici si lavano la bocca con frasi come questa: “Bisogna mettere in campo progetti per agevolare la vita degli abitanti della montagna” o ancora “più risorse alla Montagna”. E poi, appena possono consentono, nel silenzio generale, alla Burocrazia di Stato di mettere in atto azioni come questa che minano la sopravvivenza di un paese.
Nel ringraziare per quanto potete fare a sostegno, di quella che noi si ritiene sia una giusta causa, saluto cordialmente”.

Leonardo Pesenti Gritti

 
Non sappiamo quanto possiamo fare, ma di sicuro siamo a fianco di Leonardo e dei genitori degli 11 alunni della scuola media. Chiudere una scuola, in un paese di montagna, è fermare il cuore di chi la ama.

 
Bergamonews - 8 maggio 2017

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