Per la Val
Serina sembra che i disagi non abbiano mai termine, dopo il ponte di Rosolo la
frana di Algua,
I sindaci
della valle sono, a dir poco, imbestialiti, accusando la Provincia di rimanere
inerte e, dal punto di vista informativo, assente sulla questione della strada
franata nei pressi del municipio di Algua, ancora una volta sulla strada provinciale
27, caduta il 16 giugno u.s.
Dal 20
giugno la strada fu riaperta a senso unico alternato, governato da un semaforo,
con un provvedimento provvisorio, in attesa dello stanziamento di circa 500
mila euro, necessario per ripristinare il tratto interessato dallo smottamento.
Foto del L'Eco di Bergamo
In una
lettera, inviata all'Amministrazione Provinciale scrivono: «I sindaci della
Valle Serina manifestano grandissima preoccupazione per l'immobilismo e la
totale mancanza di informazioni in merito alla parziale interruzione, in
prossimità del municipio di Algua, della provinciale 27» - e ancora - «La
chiusura della strada causa un notevole disagio alle Aziende, ai pendolari e
agli studenti senza dimenticare il considerevole danno all'indotto turistico».
I sindaci
lamentano che la sistemazione provvisoria, realizzata nei giorni successivi, non
appare sicura anche alla luce di un non auspicabile ripetersi di un simile
evento. Evidenziano, inoltre, che non esiste la possibilità di un transito
pedonale e la ristrettezza della carreggiata che crea impedimento al transito
di mezzi pesanti.
Inoltre,
scrivono sempre i sindaci: «Il transito avviene su proprietà privata, privati
ch forniscono pure l'energia elettrica per alimentare i semafori, creando
disagio all'attività adiacente.»
In buona
sostanza la preoccupazione dei sindaci della valle è che non si ripeta il
tormentone già vissuto con la chiusura del ponte di Rosolo e i tre anni di
attesa per risolverlo.
La Provincia,
da parte sua, invoca l'attuale mancanza di risorse strettamente correlata con
la chiusura del bilancio e la necessità di poter ricavare la cifra finanziaria necessaria
al completamento dell'opera. Peraltro, sempre la Provincia, attende che lo Stato
risponda alla richiesta di "calamità naturale" avanzata dalla Regione
Lombardia a giugno, per conoscere la quantità di risorse che verranno assegnate
alle singole province.
Concludendo: L'ennesima tegola su una
valle che ha già dato e che pesa notevolmente sulla sua economia e vivibilità.
Gallicus
1 commento:
ennesima dimostrazione,se ancora ve ne fosse bisogno,dell'inutilita' delle province.
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