venerdì 30 settembre 2016

Le tegole non finiscono mai


 

Per la Val Serina sembra che i disagi non abbiano mai termine, dopo il ponte di Rosolo la frana di Algua,


I sindaci della valle sono, a dir poco, imbestialiti, accusando la Provincia di rimanere inerte e, dal punto di vista informativo, assente sulla questione della strada franata nei pressi del municipio di Algua, ancora una volta sulla strada provinciale 27, caduta il 16 giugno u.s.


Dal 20 giugno la strada fu riaperta a senso unico alternato, governato da un semaforo, con un provvedimento provvisorio, in attesa dello stanziamento di circa 500 mila euro, necessario per ripristinare il tratto interessato dallo smottamento.

 
Foto del L'Eco di Bergamo


In una lettera, inviata all'Amministrazione Provinciale scrivono: «I sindaci della Valle Serina manifestano grandissima preoccupazione per l'immobilismo e la totale mancanza di informazioni in merito alla parziale interruzione, in prossimità del municipio di Algua, della provinciale 27» - e ancora - «La chiusura della strada causa un notevole disagio alle Aziende, ai pendolari e agli studenti senza dimenticare il considerevole danno all'indotto turistico».

 
I sindaci lamentano che la sistemazione provvisoria, realizzata nei giorni successivi, non appare sicura anche alla luce di un non auspicabile ripetersi di un simile evento. Evidenziano, inoltre, che non esiste la possibilità di un transito pedonale e la ristrettezza della carreggiata che crea impedimento al transito di mezzi pesanti.


Inoltre, scrivono sempre i sindaci: «Il transito avviene su proprietà privata, privati ch forniscono pure l'energia elettrica per alimentare i semafori, creando disagio all'attività adiacente.»

 
In buona sostanza la preoccupazione dei sindaci della valle è che non si ripeta il tormentone già vissuto con la chiusura del ponte di Rosolo e i tre anni di attesa per risolverlo.


La Provincia, da parte sua, invoca l'attuale mancanza di risorse strettamente correlata con la chiusura del bilancio e la necessità di poter ricavare la cifra finanziaria necessaria al completamento dell'opera. Peraltro, sempre la Provincia, attende che lo Stato risponda alla richiesta di "calamità naturale" avanzata dalla Regione Lombardia a giugno, per conoscere la quantità di risorse che verranno assegnate alle singole province.


Concludendo: L'ennesima tegola su una valle che ha già dato e che pesa notevolmente sulla sua economia e vivibilità.


Gallicus

1 commento:

orsocarlo ha detto...

ennesima dimostrazione,se ancora ve ne fosse bisogno,dell'inutilita' delle province.