Provinciale chiusa da due anni: conclusa la bonifica della
roccia. Dal 2 novembre il cantiere. “Se il tempo tiene, senso alternato per
Natale”.
Il prossimo lunedì 2 novembre saranno trascorsi 23 mesi
dalla frana, quasi due anni.
La data è quella prevista e annunciata dalla Provincia per l’avvio
del cantiere che consentirà la ricostruzione del ponte di Rosolo di Serina,
semidistrutto dalla frana che cadde il 3 dicembre 2013.
Da allora la strada provinciale di fondovalle è chiusa, uno
stop che costringe a tragitti alternativi lunghi e tortuosi e ha messo in
grosse difficoltà piccole e grandi aziende della valle, a iniziare dalla
Serbaplast di Serina (che in queste settimane sta lavorando a Zogno per portare
nell’ex Miti magazzini e logistica).
Danneggiando anche l’attività turistica, soprattutto quella
estiva, e creando disagi a pendolari e studenti.
Cantiere da 305 mila
euro.
Dal maggio scorso, grazie a un milione e 200 mila euro di
fondi regionali si sono avuti i lavori di bonifica e messa in sicurezza (tramite
reti) della parete rocciosa sulla strada provinciale. Intervento ormai concluso
che, quindi, consentirà l’avvio del cantiere per la ricostruzione del ponte
sottostante di Rosolo, danneggiato dalla frana di due anni fa.
“Abbiamo accelerato i tempi, di fatto assegnando due mesi fa
i lavori all’Impresa Calabrini di Gorno – spiega il consigliere delegato della
Viabilità Pasquale Gandolfi – ma serviva lo sblocco dei fondi già stanziati
(305 mila euro per la ricostruzione del ponte e 150 mila euro per la
sistemazione della strada) con l’approvazione del bilancio provinciale e il
decreto del Presidente della Regione. L’ok di questi ultimi passaggi ci
consente di dare il via libera definitivo all’Impresa.
La previsione è di allestire il cantiere questa settimana
quindi avviare i lavori settimana prossima, dal 2 novembre”.
Reti di protezione
sulla roccia.
A quel punto l’intervento dovrebbe concludersi nell’arco di
due mesi, con un’appendice a inizio 2016 per le ultime “rifiniture”.
“Molto dipenderà dalle condizioni meteo – prosegue Gandolfi –
ma pensiamo di poter concludere la ricostruzione del ponte entro Natale e,
quindi, riaprire la strada per le vacanze, almeno a senso unico alternato. Poi,
entro fine gennaio, con gli ultimi lavori di sistemazione, si pensa di arrivare
all’apertura definitiva della strada provinciale”.
O lavori ormai conclusi della prima fase hanno consentito di
posare barriere paramassi e reti metalliche oltre che demolire i massi più
pericolosi su tutto il versante roccioso già ripulito dalle piante nel 2014Durante questi mesi è stata “alleggerita” di circa 800 metri cubi di materiale anche la sommità del Gendarme, l’enorme roccia che si affacciava sul tracciato della strada.
Giovanni Ghisalberti
L’Eco di Bergamo – 27 ottobre 2015
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