Ecomostro dell’Alben - Secondo il Giudice, l’amianto sarebbe
coperto e pertanto non presenterebbe alcun pericolo.
La quantomeno stravagante, motivazione giuridica con la
quale il Giudice ha ritenuto di concludere a favore degli ex proprietari del
vecchio ex albergo della Conca dell’Alben la vertenza con le Amministrazioni
Comunali di Serina e Oltre il Colle e, conseguentemente ha chiuso una
controversia vecchia di molti anni.
In buona sostanza è stato sufficiente ritenere che l’amianto
contenuto nell’edificio sia opportunamente coperto da pannelli in modo che non
possa creare danno alla salute sia dei proprietari che ancora vi abitano, sia
ai cittadini che risiedono non mo0lto distanti dall’edificio.
Il legale della Foppabella, venditrice dell’edificio, chiamata
in causa dai Comuni di Serina e Oltre il Colle, ammette che in alcune parti
della struttura sia stato utilizzato amianto mescolato a calcestruzzo (a quel
tempo non ancora fuorilegge) ma che la copertura dei pannelli non impedisce
l’abitabilità o la riconversione dell’edificio. Sarebbe quindi a carico degli
attuali proprietari l’eventuale costo di una ristrutturazione, con parziale
demolizione contenente il materiale mescolato ad amianto utilizzato nella fase
di costruzione.
Pur nel pieno rispetto delle motivazioni che hanno indotto
il Giudice ad emettere un simile verdetto, ci permettiamo alcune osservazioni a
memoria del caso:
Il 9 marzo 2011, l'assessore regionale al Territorio, Daniele Belotti, a proposito
dei “giacimenti” di amianto in Lombardia dichiarava - «Dobbiamo riuscire a
eliminarli entro il 2015», comprendendo tra questi anche l’immobile della
Conca.
Il 10 marzo
2011, L’Eco di Bergamo pubblicava un articolo, riferito
all’Ecomostro dell’Alben, nel quale si leggeva: “…Il complesso, che fu dichiarato
abitabile nel 1966, figura al primo posto in Lombardia nella poco invidiabile
classifica dei siti dov'è presente l'amianto, quindi prioritario per gli
interventi di bonifica.
Il dato emerge da un report di Regione
Lombardia, coordinato nello specifico dall'assessore regionale all'Urbanistica,
Daniele Belotti, in cui si elencano i principali edifici con elevati
quantitativi di amianto, ovvero strutture in tutta la regione che necessitano
di bonifica.
Una «black list» dei casi più pericolosi,
che vede al primo posto Oltre il Colle, con un punteggio assoluto di 4.512
punti (a 681 di distanza dal secondo sito con presenza di amianto, situato in
provincia di Milano).
«Situazione imbarazzante»
Qualcuno, e
lascio a ciascuno di voi la scelta, finge di non sapere o non ha competenze per
assumere decisioni sufficienti per la tutela della salute dei cittadini della
Conca di Oltre il Colle.
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