giovedì 31 maggio 2012

Record di visite nel mese di maggio



Nel mese di maggio il Blog della Conca ha superato la cifra di 5000 visite. Ringraziamo gli amici e, in generale, i visitatori augurandoci che abbi8ano trovato informazioni interessanti e spunti per riflessioni.

La Redazione di Concablog - 31 maggio 2012


mercoledì 30 maggio 2012

Aiutiamoli mangiando



Filieracorta e Arci Modena a sostegno dell’azienda Casumaro colpita dal sisma del 20 maggio – Informazioni su come contribuire

 
Le email ricevute sono oltre 9000 e le telefonate ormai non si contano. Il 24 maggio siamo stati a visitare il caseificio sociale "La Cappelletta" di San Possidonio dove erano stivate le 30.000 forme di parmigiano reggiano a stagionare e abbiamo visto tanta gente a lavoro per recuperare il formaggio, refrigerarlo, tagliarlo e metterlo sottovuoto. Le forze non stanno al passo con le numerosissime richieste. Per questo vi chiediamo di rallentare gli ordini e di spedirci le ordinazioni a partire dal 7 giugno, non c'è molta fretta. Confermiamo che le forme da 27 mesi sono ancora irraggiungibili. Sul sito del Consorzio del Parmigiano Reggiano gli aggiornamenti su tutti i caseifici.
L'azienda Casumaro ci dice che non è più in grado di rispondere al cellulare o alle mail. Quindi vi preghiamo di contattare il Caseificio Sociale La Cappelletta al Tel/Fax 0535 39084 sempre dal 7 giugno in poi. Inoltre, NON riescono ad organizzare le spedizioni e NON riescono più a produrre la crema spalmabile.
Ecco alcune informazioni logistiche per poter organizzare al meglio il sostegno.
Innanzitutto, l’azienda ci ha fatto sapere che la distribuzione può avvenire entro 20-30 giorni senza che il formaggio abbia dei problemi, quindi non c’è fretta e possiamo organizzarci al meglio. La scadenza del 24 maggio circolata in alcune mail, pertanto, non è corretta.
I prodotti che possono essere prenotati sono i seguenti:
- 12 mesi € 9 al kg in pezzi da 500 gr o 1 kg sottovuoto NUOVO!
- 14 mesi € 11,5 al kg in pezzi da 500gr. o 1kg sottovuoto;
- 27 mesi € 13,00 al kg in pezzi da 500gr. o 1kg sottovuoto;
- crema spalmabile €11,00 al kg in confezioni da 250gr Non riescono più a produrla
L’azienda ci ha detto che al momento non riesce a raggiungere le forme da 27 mesi, quindi, stanno evadendo prima gli ordini relativi ai 14 mesi. Per le consegne dei 27 mesi si dovrà aspettare, vi daremo comunicazione non appena possibile.
RICHIESTE
Le richieste di prenotazione possono essere fatte in due modi:
- inviando una mail a filieracorta@arci.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. per le richieste di singole persone o famiglie da giovedì 7 giugno 2012;
- contattando direttamente l’azienda biologica Casumaro il cui personale si trova ora al Caseificio Sociale La Cappelletta a San Possidonio per le richieste di gruppi di persone provenienti da aziende, enti o associazioni ai seguenti recapiti:
Caseificio Sociale La Cappelletta - San Possidonio
Via Matteotti, 80
Tel./Fax 0535 39084
Non rispondono più a mail e al cellulare perchè non riescono a gestire le informazioni
RITIRO
Chi ha prenotato il 23 maggio 2012 riceverà una risposta con l’eventuale conferma del ritiro che avverrà il 29 maggio dalle 12 alle 18 nella sede di Arci Modena in via IV Novembre 40/L.
Chi prenoterà dal 7 giugno 2012 riceverà una risposta con l’eventuale conferma del ritiro che avverrà nei martedì successivi dal 12 giugno in poi.
Al momento del ritiro sarà consegnato uno scontrino emesso direttamente dall’azienda. Filieracorta si fa carico soltanto dell’organizzazione logistica per dare un sostegno reale.
Chi contatterà direttamente l’azienda prenderà accordi per il ritiro in sede. Al momento NON riescono ad organizzare le spedizioni
La Redazione

martedì 29 maggio 2012

Terremoto: dalle 9 all'una scosse intense a Bergamo


Forte scossa anche alle ore 13,01

Una scossa di terremoto, forte e prolungata martedì mattina alle 9 in punto si è sentita anche a Bergamo e in provincia, dopo che nella notte tra lunedì e martedì in Emilia, dove il sisma la scorsa settimana ha creato danni e mietuto vittime, altre scosse erano state avvertite. la scossa, di magnitudo 5,9, ha avuto come epicentro ancora uan volta l'Emilia romagna, si è sentita in tutto il Nord Italia fino alla Toscana, dove la gente è anche scesa in strada dalla paura. Ma intensa è stata anche a Milano e appunto a Bergamo.

Ore 13.00 - Da Bergamo sono partiti in direzione di Modena 5 mezzi e undici vigili del fuoco. La loro precisa destinazione sarà comunicata nel primo pomeriggio quando arriveranno nella provincia modenese. 

Ore 12.56 - La terra trema ancora in Bergamasca. Forti oscillazioni ai piani alti dei palazzi e sulle impalcature. Torna la paura nelle scuole.

Ore 10.30 Una nuova scossa si è sentita anche a Bergamo, come annunciato da un lettore di bergamonews e confermato dai sismologi

Ore 9.52 - A seguito della scossa di terremoto in tutto il Nord Italia è stata sospesa la circolazione sulle linee Padova, Bologna, Verona, Milano, Mantova, Modena.

Ore 9.37 - Scuole evacuate

Questa volta non è stata un'esercitazione. La campanella delle scuole e negli istituti della Bergamasca ha dato suonato per dare l'allarme. Tutte le scuole sono state evacuate. Dopo mezz'ora dalla prima scossa si segnalano ancora studenti in cortile.  

Ore 9.28 - Centiniaia di chiamate ai centralini dei vigili del fuoco. Il terremoto ha scosso anche le centraline dei vigili del fuoco: centinaia di chiamate in bergamasca. “Per ora siamo intervenuti solo in città, a Bergamo, in via Angelo Mai, alla scuola media "Donadoni" in via Torquato Tasso e una ditta a Cisano – spiegano al comando dei vigili del fuoco di Bergamo – per il resto centinaia di chiamate. Le persone chiedono soprattutto spiegazioni, indicazioni e a volte anche solamente un conforto”.


Bergamonews - 28 maggio 2012

Scossa di terremoto alle 9


Il movimento tellurico è stato avvertito distintamente in città e in provincia. Alcune scuole sono state evacuate. Centralini dei vigili del fuoco tempestati di chiamate

Una nuova forte scossa di terremoto, poi rilevata in 5.9 della scala Richter, è stata avvertita in maniera distinta a Bergamo e in provincia alle 9 in punto. E' stata molto più lunga del solito. Subito nelle scuole e negli uffici è scattato l'allarme.

Studenti e impiegati sono scesi in strada. Si sono vissuti attimi di vero panico. Per il momento non vengono segnalati danni, ma i centralini dei vigili del fuoco sono tempestati di telefonate.
Sono in corso le prime verifiche.

Il Corriere della Sera - 29 maggio 2012 | 9:18

venerdì 25 maggio 2012

Lettera aperta al Senatore Carrara, Sindaco di Oltre il Colle



Egregio signor Sindaco, pur non essendo “cittadini elettori”, di Oltre il Colle facciamo parte di quella schiera di appassionati della Conca che hanno frequentato e frequentano tuttora la meravigliosa vallata.

Villeggianti che, come lei signor Sindaco ha affermato testualmente: “…..Particolare attenzione andrà quindi all’accoglienza dei turisti che ci permettono di sopravvivere….”, e che ci permettiamo di rilevare di essere qualcosa di più del semplice “turista” possedendo appartamenti per il soggiorno, estivo o invernale, e contribuendo all’economia locale non solo con la frequentazione degli esercizi pubblici ma direttamente con le tasse e imposte che regolarmente paghiamo all’Amministrazione Comunale.

Oltre il Colle è tra i Comuni delle valli bergamasche che hanno stabilito l’IMU più alta possibile, per correttezza non dovuto alla Sua Amministrazione, ma che comunque si aggiunge agli altri pesanti contributi che alleggeriscono ogni giorno di più il nostro portafoglio. 

Dalla passata Amministrazione abbiamo sempre ricevuto “pesci in faccia” e ogni nostra sollecitazione a migliorare alcuni servizi era giudicata come un’insostenibile intromissione nella gestione della “cosa pubblica”. Siamo pure stati indicati come perfidi sobillatori d’improbabili azioni illegali e persecutorie, ma il tempo, galantuomo, ha ristabilito la verità ritorcendo le accuse verso coloro che le pronunciavano.

Ora con la Sua Amministrazione, Senatore Carrara, vorremmo stabilire un diverso rapporto basato sul rispetto reciproco che eticamente dovrebbe esistere tra amministratori e amministrati, perché tali ci consideriamo. Non siamo e non volgiamo essere considerati “turisti” bensì cittadini temporanei della Conca, ciascuno con i propri legittimi interessi e con i relativi doveri.

Non Le chiediamo di rivedere l’importo dell’IMU che dovremo versare, non sappiamo nemmeno se ciò sarebbe possibile almeno per l’anno in corso, certamente desidereremmo che in modo tangibile potesse essere dimostrato che il nostro “sforzo” fosse riconosciuto nella promozione e nella realizzazione di servizi e attività che coincidano con i mesi della nostra maggior presenza. Questo senza nulla togliere ai residenti, e alle loro attività economiche, che comunque sarebbero i primi a beneficiare di una “rinnovata motivazione” di presenza di villeggianti.

Signor Sindaco, questa proposta non è fatta con piaggeria, ci creda; con lo stesso spirito avevamo offerto la nostra disponibilità al sindaco della passata amministrazione che non ritenne opportuno nemmeno prenderla in considerazione. Ci auguriamo ora di aver maggior fortuna nell’interesse della Comunità di Oltre il Colle e, perché no, anche nell’interesse di coloro che a Oltre il Colle hanno investito e continuano a investire.
Cordiali saluti
                                                                   A nome di un gruppo di villeggianti

Alberto Sangalli

giovedì 24 maggio 2012

L'orso delle Orobie ha un nome


M7, nipote di JJ5: lo dice il Dna

Uno degli orsi (o l'orso, se fosse solo uno, perché ancora non è chiaro quanti siano) che da fine marzo si aggira sulle Orobie finalmente ha un nome. Dopo JJ5, protagonista delle scorribande dal 2008 al 2009, ora abbiamo «M7».

A rivelarlo sono i risultati degli esami genetici effettuati sui peli ritrovati nella predazione di un'arnia il 2 maggio scorso, a Vilminore di Scalve. Lunedì l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha comunicato i risultati alla Regione Lombardia.

Si tratta, quindi, del primo esemplare identificato nella nostra provincia (naturalmente dopo il caso di JJ5 quattro anni fa, orso che ora ha sei anni ed è tornato in Trentino). M7 è un giovane maschio di tre anni, figlio di DJ3, nata a sua volta da Joze e Daniza, due degli esemplari provenienti dalla Slovenia e introdotti in Trentino tra il 1999 e il 2002. Joze era anche il papà di JJ5, nato da Jurka (quindi JJ5 è zio di M7 solo dalla parte di Joze).

«Fino al 2008 - spiega Claudio Groff, del servizio faunistico della Provincia di Trento - gli orsi venivano chiamati con le iniziali dei genitori: così JJ5 era il quinto figlio di Jurka e Joze e DJ3 il terzo di Daniza e Joze. Poi si è iniziato a identificare i nuovi esemplari con il sesso e l'ordine di ritrovamento: quindi M7 rappresenta il settimo maschio individuato dal 2008, seconda generazione di quelli introdotti nel Parco Adamello-Brenta a inizio del progetto».

L'Eco di Bergamo - 24 maggio 2012 Cronaca


martedì 22 maggio 2012

Programmi e realizzazioni. Conclusione



“Lavoro, economia, giovani e turismo”, i quattro punti cardinali sui quali basarsi per il rilancio della Conca di Oltre il Colle che dovranno necessariamente essere presi in considerazione contestualmente l’uno all’altro poiché solo in uno sforzo sinergico possono dare risultati non in tempi biblici.

Nelle scorse settimane abbiamo analizzato alcuni punti contenuti in ambedue i “Programmi Amministrativi” presentati sia dalla lista vincitrice della tornata elettorale, sia di quella sia rappresenta l’opposizione in Consiglio Comunale.

“Lavoro, economia, giovani e turismo”, i quattro punti cardinali sui quali basarsi per il rilancio della Conca di Oltre il Colle che dovranno necessariamente essere presi in considerazione contestualmente l’uno all’altro poiché solo in uno sforzo sinergico possono dare risultati non in tempi biblici.

Proprio per questo motivo abbiamo definito “filiera virtuosa” le correlazioni esistenti nella progettazione e nella realizzazione di adeguate azioni operative da porre in atto.

Abbiamo anche preso atto, e posto l’accento, l’attuale congiuntura economica che non consente l’isolazionismo amministrativo e conseguentemente, la necessità di richiedere e sollecitare il dovuto sostegno finanziario alle Istituzioni che già intervengono in altre realtà locali delle nostre vallate.

Da un altro versante dovrà essere considerato e analizzato in modo più “aperto e pragmatico” ogni intervento eventualmente proposto anche dai “privati” sia pure con l’accortezza di porre alcune condizioni fondamentali per la conservazione ambientale della Conca.

Ma non dimentichiamoci che è necessario mettere in campo anche supporti operativi che intervengano a monte. Cogliamo l’occasione per rammentare il piano wireless. Nelle Valli Seriana, Brembana e di Scalve, infatti, il sistema wireless serve esclusivamente i municipi i quali, come accaduto in molti Comuni delle valli, hanno offerto la possibilità di estendere la connessione alle biblioteche e alle aree adiacenti al centro. Zogno, San Pellegrino, Piazza Brembana, tanto per citarne alcuni, hanno attivato tale servizio permettendo anche ai locali pubblici di usufruirne a beneficio dei villeggianti nei periodi di maggior affluenza.

Altro importantissimo “servizio” è quello fornito dalle locali Pro Loco, braccio operativo delle Amministrazioni nella programmazione e promozione di attività ed eventi che concorrano alla diffusa conoscenza della località.

Anche se le risorse finanziarie delle varie Amministrazioni Locali presentano notevoli difficoltà, la “base di partenza” non può prescindere da un aiuto iniziale concreto e sicuro per lo svolgimento del loro compito. Non è denaro sprecato ma un sicuro investimento che trova riscontro nel gradimento dei villeggianti e visitatori, fonte di lavoro e guadagno per le attività commerciali locali.

La buona volontà della nuova Amministrazione avrà come “banco di prova” proprio queste iniziative; il periodo estivo è ormai alle porte e perdere ancora mesi nelle decisioni significa perdere un altro anno nel rilancio di Oltre il Colle e dell’intera Conca.
Gallicus

domenica 20 maggio 2012

L'orso nelle nostre valli: paura e rassicurazioni


Se l’orso si fa molesto pronti a sparare gomma
Forestale e polizia dotate di proiettili speciali in caso diventasse pericoloso
Trentino, uccisi asini e polli: è entrato in casa, mi sono rifugiato in solaio

Proiettili di gomma.
Anche così Forestale e agenti della Polizia provinciale potranno allontanare dai centri abitati l’orso,
qualora l’esemplare che da alcuni mesi stanzia sulle Orobie dovesse diventare pericoloso.

Il personale addetto ai controlli sulle nostre montagne sta partecipando ai corsi di formazione
della Regione proprio per affrontare l’eventuale pericolosità del plantigrado: si apprende la biologia, il comportamento e, come agire in caso di presenza ravvicinata.
Ma se, tra gli allevatori c’è preoccupazione, di vera emergenza, fino a oggi non si può parlare. Tanto che i fucili coi proiettili di gomma sono ancora rimasti a casa.

Il progetto Life arctosLe nostre montagne, comunque, sembra che nei prossimi anni dovranno abituarsi alla presenza di questo grosso predatore rimasto lontano dalle Orobie per oltre un secolo.
Il ritorno avvenne, con gran clamore, il 21 maggio 2008. Proveniva dal Trentino dove, dal 1999 al 2002, erano stati introdotti nove esemplari, nell’ambito di un progetto europeo di ripopolamento delle Alpi («Life arctos», www.lifearctos.it). JJ5, così si chiamava l’orso che per due anni girovagò sulle Orobie, era figlio di due plantigradi trentini. Fotografato ad agosto dello stesso anno, rimase nelle nostre valli fino al giugno 2009. Quindi fece ritorno in Trentino, dove si trova ora.

Per due anni, a parte qualche segnalazione al confine col Bresciano e al passo San Marco, pare che gli orsi siano stati lontano da noi. Il ritorno a fine marzo scorso, con la prima incursione a Vilminore.
I raid, quindi, a pochi giorni di distanza, da una parte all’altra delle Orobie: a inizio aprile a Branzi e Valleve, quindi a Piazzatorre, ancora a inizio maggio a Vilminore, dove per la prima volta viene avvistato da un camionista mentre attraversa la strada. Capre e pecore, animali che hanno perso l’istinto «antipredatorio», sono le vittime principali.

Le ultime incursioni a Oltre il Colle, Gandellino e Roncobello.
Raid che, negli ultimi casi, sono stati ravvicinati da un punto di vista temporale e lasciano ipotizzare la presenza di due esemplari. Se il ritorno dell’orso – è stato detto – rappresenta un segno di estrema naturalità delle Orobie, dall’altra sta sollevando le preoccupazioni del mondo agricolo e in particolare degli alpeggiatori che, nei prossimi giorni raggiungeranno l’alta montagna.
«Siamo preoccupati» «Non siamo certo tranquilli – dice Alfio Cattaneo di Branzi che a giugno raggiungerà l’alpeggio a Foppolo –. Abbiamo centinaia di capi e recintarli è praticamente impossibile perché ci spostiamo continuamente.
Di fronte all’arrivo dell’orso non sapremmo proprio come comportarci. A Foppolo miele e vegetazione per l’orso non ce n’è, solo i nostri animali. Potrebbe attaccare un vitello e poi spaventare le altre mucche e qui siamo in alta montagna, il rischio è che cadano in qualche dirupo.
Il risarcimento? Penso che se dovesse diventare troppo pericoloso l’unico risarcimento sarebbe quello di allontanarlo». «Vogliamo che sia monitorato negli spostamenti – aggiunge il presidente della Comunità montana Val Seriana Eli Pedretti –. Non deve essere di pericolo a chi lavora in montagna». Se sulle Orobie c’è preoccupazione da parte degli allevatori, la situazione non appare tranquillissima anche nel resto dell’area in cui l’animale ma è ricomparso: in Valtellina, Val Chiavenna (qui nei giorni scorsi c’è stato un avvistamento in strada) e in Trentino dove di esemplari pare ce ne siano oltre 30.

Le predazioni in TrentinoI
n Val Rendena, in Trentino, l’orso ha sbranato due asini e, notizia sempre recente, ha assalito un pollaio. «Ho visto l’orso nel mio pollaio, nel quale ha fatto un’autentica razzia facendo sparire la ventina di galline che avevo – ha raccontato l’allevatore al quotidiano "L’Adige" – poi ha provato a scappare devastandomi il recinto con una forza inaudita.
Stava venendo verso di me e sono riuscito a raggiungere il solaio del mio casolare: sono riuscito a rifugiarmi lì, altrimenti non so come sarebbe andata a finire». E nella stessa azienda l’orso aveva già ucciso un asino. «Ho quest’attività dal 1980 e fino all’arrivo dell’animale mi sembrava di essere in paradiso – racconta l’allevatore –. Poi la situazione è cambiata e sono esasperato: così non si può andare avanti, ora dovrei andare a prendere nuovi polli, ma non saprei dove metterli visto che l’orso qui è di casa. Gli indennizzi liquidano il costo vivo dei danni, ma non il lavoro per ristabilire la normalità.

GIOVANNI GHISALBERTI _ L'Eco di Bergamo 19 maggio 2012


«Non attaccherà più le pecore»
Il responsabile della Regione: è in prevalenza vegetariano e fugge davanti all’uomo
In Lombardia forse tre esemplari, cuccioli maschi, destinati a tornare in Trentino

«Sono decenni, forse dal 1800, che non si hanno segnalazioni di attacchi diretti dell’orso contro l’uomo. E in caso di incontri ravvicinati, come l’ultimo accaduto recentemente in Trentino, è l’orso che se ne va».
A rassicurare sulla presenza del plantigrado in Lombardia è Antonio Tagliaferri, responsabile regionale del progetto «Life arctos» per la reintroduzione dell’orso sulle Alpi. A preoccupare gli agricoltori, però, è soprattutto la recente predazione di ovicaprini.

Dieta animale ancora per poco «L’orso ha una dieta per il 70% vegetariana, in particolare frutta – continua Tagliaferri – ma in questa fase della stagione in cui la disponibilità vegetale è ridotta si ciba di carne, soprattutto se l’esemplare è giovane e in fase di sviluppo». Da qui gli attacchi a capre, pecore e, come successo in Trentino – seppure il caso pare essere raro – anche ad asini.

«È una fase, però – prosegue il dirigente regionale – che dura poco. Appena troverà altre fonti di sostentamento vegetale lascerà quelle animali. E quando gli alpeggi saranno caricati, la disponibilità alimentare vegetale sarà sicuramente più ampia. Rari, peraltro, sono i casi di attacchi agli masini e, su bovini, a oggi non ci sono segnalazioni».

La coesistenza allora è possibile?
«Sulle nostre montagne gli animali sono gestiti in modo molto diverso da zona a zona – prosegue Tagliaferri –. C’è chi lascia le greggi allo stato brado incustodite e, aziende invece, che le tengono sotto controllo. Con questo progetto cercheremo di dare indicazioni agli allevatori sulle modalità più idonee per garantire sicurezza agli animali.

Già lo scorso anno sono stati fatti incontri con apicoltori e allevatori e, prossimamente, in quattro aziende di Bergamo e Brescia sperimenteremo concretamente la gestione del pascolamento e la custodia del gregge. Sempre quest’anno saremo nelle province interessate dalla presenza dell’orso, in diversi appuntamenti, dalle gare coi cani da pastore alle fiere. Spiegheremo il suo comportamento,
le possibilità di risarcimento in caso di danni e di avere le recinzioni elettrificate.
Ed entreremo nelle scuole di montagna facendo formazione agli insegnanti e attività didattiche coi ragazzi».

Proprio sui risarcimenti la Regione tiene a precisare che «qualcuno tende ad approfittarne segnalando predazioni non avvenute a causa dell’orso. La Polizia provinciale accerta innanzitutto quello che vede. Se poi ci sono capi andati persi per colpa sempre del plantigrado questo va dimostrato e i capi eventualmente potranno essere risarciti».

Il monitoraggio
C’è poi la formazione di Polizia provinciale e Forestale. «Sono state organizzate squadre d’intervento
in caso di orsi problematici e confidenti – continua il responsabile regionale – ovvero di esemplari che dovessero avvicinarsi troppo alle case. Ci sono stati casi, in Trentino, di orsi che alimentavano cercando dai cassonetti dell’immondizia tornando spesso sul posto. In queste situazioni le squadre di Polizia provinciale e Forestale sono state dotate di fucili a proiettili di gomma per allontanare gli orsi.
Ma si tratta di casi da noi non ancora verificatesi e la previsione teorica d’intervento è regolata da
un protocollo operativo già stabilito».

Nel frattempo gli spostamenti dell’orso, o degli orsi, sulle Orobie, sono costantemente monitorati.
«Vengono raccolti escrementi e peli che poi sono esaminati dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Saranno poi le analisi genetiche a dirci con certezza se si è trattato di una predazione, di un passaggio dell’orso o di un altro animale. L’analisi genetica, in alcuni casi, ha dato esito negativo, laddove, invece, si pensava fosse stato l’orso ad agire».

E il futuro degli orsi presenti in Lombardia?
«Forse sono tre, probabilmente giovani maschi – conclude Tagliaferri – e, per la riproduzione, sono destinati a tornare nell’area d’elezione di provenienza, il parco Adamello- Brenta».

L'Eco di Bergamo - 19 maggio 2012

mercoledì 16 maggio 2012

Turismo e Ambiente

Altri due “capitoli”, contenuti nel programma del neo sindaco, riguardano specificatamente il Turismo e l’Ambiente. Due aspetti fondamentali per la Conca che si è sempre definita e qualificata come la “Perla delle Orobie” e che, aggiungeremmo noi, “ le Dolomiti bergamasche”.
L’evoluzione turistica degli ultimi anni, dovuta a molti fattori, di cui il principale sono le modificazioni meteorologiche, si è modificata la domanda e, conseguentemente, il tipo di offerta. Il turismo estivo è la principale fonte economica della Conca e richiede una particolare attenzione da parte della comunità pubblica e privata.
Ambiente e Turismo devono essere considerati complementari l’uno all’altro, migliore la conservazione dell’ambiente, maggiore è l’attrazione turistica che ne deriva. La predisposizione di “strutture” integrate nel contesto ambientale è quindi la base di partenza per favorirne lo sviluppo e il rilancio.
L’Arera non ha ancora completato la riconversione turistica iniziata dopo lo smantellamento degli impianti di risalita che partendo dalla località Plassa raggiungevano dapprima quota 1600 e in seguito quota 2000. La costruzione di una strada, sino a quota 1600, agevola ora l’afflusso estivo di turisti i quali possono in seguito, tramite uno sterrato, portarsi al Rifugio Capanna 2000 e percorrere il Sentiero dei Fiori, in un ambiente naturale di rara bellezza.
Purtroppo al termine di questa strada si presentano le desolanti immagini dei resti delle strutture dei vecchi impianti e nessun “servizio” logistico a disposizione dei visitatori.

Il “Progetto”, fortunatamente non presentato in Regione per accedere al finanziamento, predisposto dalla passata Amministrazione era avulso dal contesto ambientale, non presentava caratteristiche da territorio montano tali da meritare il consenso degli eventuali utilizzatori



Sicuramente si è persa l’occasione per partecipare a un bando regionale ma, come insegna ciò che in questi giorni ha ottenuto il Comune di Serina per il recupero di baite sul Menna, avere nel cassetto un “Progetto” redatto con le giuste caratteristiche può permettere di essere ottimisti per il futuro.
Nel frattempo, utilizzando l’esistente come ad esempio la “casera” che sorge a lato del parcheggio d’arrivo della strada, si potrebbe offrire al visitatore un posto d’accoglienza informativo e adatto al breve ristoro. Lo stato dell’edificio è buono e, con poche risorse, potrebbe essere operativo già dalla prossima estate.
All’estremo opposto, nella zona dell’Alben, da molti anni si è evidenziata la necessità di dotare l’area prativa sul Colle di Zambla di servizi stabili e più efficienti. Il Gruppo alpinistico Fancymountain, attuale gestore del “Parco Avventura Monte Alben”, che sino allo scorso anno aveva in gestione anche la Pista di sci nordico, aveva presentato alla vecchia Amministrazione di Oltre il Colle un progetto per l’edificazione di una struttura ecologica ( costruita in tronchi di pino ) ad uso servizi, sia estivi che invernali, per i frequentatori.

L’Amministrazione non aveva concesso il nullaosta mettendo nelle condizioni l’associazione di rescindere la convenzione con il Comune. Infatti, per dotare Il Parco Avventura di recapito per visitatori e assistenti hanno chiesto e ottenuto la disponibilità di un terreno di proprietà dell’Amministrazione di Oneta. Il problema si ripropone oggi con lo Sci Club Valserina che è subentrato alla gestione della Pista di sci nordico.
Miopia o mentalità isolazionista ? La nuova Amministrazione è ora chiamata a risolvere questi due importanti problemi con costi certamente superiori a quelli che potevano prevedere qualche anno fa.
E oggi le disponibilità finanziarie di un piccolo comune, qual è Oltre il Colle, non sono certamente migliorate rispetto al passato.
Gallicus

Monte Menna - Nuovo bivacco nella baita recuperata


Serina - C’è un rinnovato interesse per il recupero degli alpeggi, in particolare quelli di proprietà pubblica. È il caso del Comune di Serina che ha ottenuto finanziamenti da Comunità montana e Gal, per il recupero dell’alpeggio Monte Menna-Valbona.

Tradotto in concreto sono in tutto 140 mila euro con cui sistemare due baite di servizio all’alpe da sempre «caricata» da mandrie di bovine, che il tempo ma ha ridotto in cattive condizioni.
Osserva il sindaco Michele Villarboito: «Gli alpeggi sono un patrimonio da non perdere dei Comuni che ne sono proprietari, anche perché c’è un nuovo interesse per la zootecnia.

È pertanto dovere dell’ente pubblico conservare questi patrimoni ambientali per il futuro della nostra zootecnia».

L’alpeggio interessato dai lavori, prossimi al via, è di 450 ettari di pascoli, posti tra i 1.780 e i 1.850 metri di quota. Vi sorgono due baite, di cui una ha bisogno soltanto del rifacimento del tetto e una, in zona Pozze Gemelle, da ricostruire. Il progetto per questo secondo intervento ha finalità turistiche oltre che funzionali all’alpeggio. Precisa in merito Villarboito: «La baita delle Pozze Gemelle è collocata sui sentieri per il monte Menna, l’Ortighera, per il passo e il lago di Branchino, che sono parecchio frequentati in estate.

Pertanto, con i locali per l’alpeggiatore e per la lavorazione del latte, si è deciso di ricavarvi un bivacco per gli escursionisti».

Sergio Tiraboschi - L'Eco di Bergamo  16 maggio 2012

martedì 15 maggio 2012

Orsi a spasso sulle Orobie, Coldiretti preoccupata


Si avvicina la stagione degli alpeggi e gli allevatori sono fortemente preoccupati per la presenza di un orso che vaga indisturbato sulle montagne bergamasche e ha già sbranato pecore e capre oltre ad aver fatto man bassa di arnie.

Si avvicina la stagione degli alpeggi e gli allevatori sono fortemente preoccupati per la presenza di un orso che vaga indisturbato sulle montagne bergamasche e ha già sbranato pecore e capre oltre ad aver fatto man bassa di arnie e lasciato graffi su stalle e baite.

Il sospetto poi che gli orsi siano due inquieta ancora di più gli agricoltori, che sono ormai quasi pronti a partire con le mandrie per le malghe e non sanno bene come fare per difendersi da eventuali attacchi del plantigrado. “La presenza di uno o più orsi sulle nostre montagne – spiega Alberto Brivio, presidente della Coldiretti bergamasca – è un grosso problema. Gli alpeggiatori che nelle prossime settimane porteranno gli animali al pascolo temono innanzitutto per la loro incolumità e poi per quella delle loro mandrie.

Nessuno vuole che questi animali vengano abbattuti ma è necessario che gli agricoltori possano lavorare in sicurezza e che per questo vengano tutelati con misure idonee”. Secondo la Coldiretti bergamasca l’attività dell’alpeggio è fondamentale per l’economia montana e per la tutela del territorio pertanto va salvaguardata. “Proprio nei nostri alpeggi – prosegue Brivio – vengono realizzati alcuni tra i prodotti più pregiati del nostro patrimonio agroalimentare, come ad esempio il Formai de Mut dell’Alta valle Brembana, gli stracchini e le varie formaggelle.

Non è accettabile che proprio in un momento storico in cui c’è bisogno di più agricoltura per produrre cibo di qualità, si lascino sole le imprese dinanzi ai raid degli orsi, scoraggiando così anche i giovani che nonostante le incognite vogliono continuare questa preziosa attività. Per gli agricoltori di montagna portare gli animali in alpeggio significa avere la possibilità di incrementare la redditività aziendale, una boccata di ossigeno in questa fase di difficoltà per la zootecnica. Senza contare che mantenere l’agricoltura in montagna vuol dire anche assicurare il mantenimento del paesaggio e la cura del territorio”.

Le preoccupazioni per la presenza dell’orso sulle Orobie sono condivise anche da Giovanni Giudici, allevatore di montagna e presidente dell’APA (Associazione Provinciale Allevatori). Nei pascoli non c’è neppure la possibilità di realizzare una recinzione sufficientemente robusta per evitare l'accesso del plantigrado e gli agricoltori non hanno risorse per sorvegliare gli animali giorno e notte, né manodopera in più per mettere in sicurezza le stalle. “La convivenza dell’orso con gli agricoltori – rileva Francesca Monaci, allevatrice di Branzi – non è ancora possibile nei nostri territori. Le nostre realtà montane hanno altre priorità e necessitano di interventi di miglioramento e modernizzazione.

Ho il massimo rispetto per tutti gli animali altrimenti ovviamente non farei l’allevatrice, ma ritengo che non abbia senso spendere soldi pubblici per uno o due orsi quando l’agricoltura di montagna ha bisogno di vedere risolti problemi basilari. Tra circa un mese porterò i miei bovini negli alpeggi dell’alta Valle Brembana e mi preoccupa molto sapere di correre il rischio di imbattermi in un orso. Io e i miei familiari lavoriamo anche la mattina presto e la sera tardi quando c’è buio e poiché negli alpeggi non c’è la corrente non abbiamo la possibilità di avere un’illuminazione artificiale e quindi di tenere sotto controllo la situazione.

Dovrebbero almeno venire a spiegarci come ci dovremmo comportare in caso di un eventuale attacco e soprattutto dovrebbero studiare un modo per tenerci costantemente informati sugli spostamenti di questi animali che rappresentano un vero e proprio pericolo per noi e per i nostri bovini”.

Bergamonews -  maggio 2012


sabato 12 maggio 2012

Programmi e realizzazioni: "Lavoro ed Economia"

Lavoro ed Economia, due elementi fondamentali per il rilancio della Conca

L’Economia montana ha delle specificità abbastanza comuni alle varie zone e che devono essere utilizzate al meglio creando una “rete sinergica” che le coinvolga globalmente.
Con questa premessa è quindi indispensabile progettare un percorso che coinvolga tutte le attività locali utilizzando le varie Amministrazioni Pubbliche come punto di riferimento inter-relazionale.
In primo luogo si deve considerare una “filiera virtuosa” che permetta di intervenire nei vari settori:
Artigianato – agricoltura – allevamento – produzione – distribuzione – commercializzazione.
Ciascuna di queste attività, oggi più che mai collegate l’una con l’altra, non può essere svolta in modo “individualista” bensì con sinergia e coordinamento. L’Associazionismo e la partecipazione a “Consorzi” zonali devono rendere visibilmente presenti le caratteristiche e gli aspetti “qualitativi” del prodotto finale. Questo non significa necessariamente la dissoluzione dell’esperienza personale e tradizionale dei singoli, al contrario potrebbe favorirne il riconoscimento.
Citiamo come esempio il “Distretto del Commercio” di San Pellegrino e Valle Serina, “Fontium et Mercatorum", che vede l’inconsistente presenza dell’Amministrazione di Oltre il Colle, dell’Associazione Turistica Pro Loco di Oltre il Colle (quella vecchia e decaduta rappresentata dall’ex presidente) e quella, a titolo personale, del Web Network Oltre il Colle.

Queste forme di associazionismo sono utili qualora consentano la programmazione e la presentazione di attività locali; partecipare solo “simbolicamente” senza aver alle spalle un’ampia condivisione dei vari soggetti “economico – produttivi”, è inutile, dispersivo e sterile.

Nella Conca di Oltre il Colle esistono attività con produzione di alto pregio qualitativo, tuttavia l’assenza della “filiera” lascia a livello locale, come fosse di “nicchia”, disperde risorse economiche consistenti e rende difficili nuove possibilità occupazionali per i giovani.

L’Agriturismo e la crescente popolarità degli “Alberghi Diffusi” che salvaguardano l’ambiente (Per dare vita a un “Albergo Diffuso” infatti non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare/ristrutturare e a mettere in rete quello che esiste già) possono sopperire alla scomparsa dell’attività alberghiera tradizionale valorizzando centri storici o contrade in lento abbandono.

Anche il turismo “eno – gastronomico” può favorire la rinascita economica di una zona. Nella bergamasca é nota l’attività dell’Associazione “Slow Food Valli Orobiche” che promuove la cultura del cibo buono, pulito e giusto: soddisfa il palato, non danneggia l’ambiente e rispetta il lavoro di chi produce, tutela la biodiversità e le comunità del cibo, affinché lo sviluppo non sia solo economico, ma badi anche alla felicità delle persone.

Abbiamo ricordato solo due delle tante attività sino ad ora non prese in considerazione nella Conca e che non hanno carattere “stagionale”, e quindi soggette a eventi meteorologici, possono produrre benefici economici non solo a coloro che le svolgono bensì all’intera comunità e alla sua conoscenza fuori da tradizionali confini zonali e, infine, dare un efficace apporto all’occupazione.

Il vero problema rimane quello di cui abbiamo accennato in apertura: la creazione e la messa in rete della “filiera virtuosa”, compito che spetta essenzialmente all’Amministrazione Comunale e al suo “braccio operativo” la Pro Loco.
Gallicus

venerdì 11 maggio 2012

Polemiche tardive e strumentali

La precisazione di Leoni "Ecco il mio vero curriculum"



Per dovere di correttezza e per chiudere una polemica strumentale, oltre che tardiva, pubblichiamo una lettera che il signor Leoni, ex candidato alla carica di Sindaco di Oltre il Colle, ha inviato a Bergamonews.

Poichè la fonte di provenienza della notizia era evidenziata nell'articolo del Quotidiano citato, non comprendiamo le motivazioni che hanno impedito al signore in questione di richiedere anche al nostro Blog la pubblicazione delle "precisazioni" a cui fa riferimento.

Da parte nostra, e rileggendo il  "curricola" sul suo Sito, non abbiamo riscontrato nulla da rettificare rispetto a quanto abbiamo scritto. Potrebbe forse essere definito "incompleto" ma non certamente "falso".
Comunque con questa "precisazione" chiudiamo definitivamente il capitolo relativo alla tornata elettorale, lasciando a chi ci legge, le corrette valutazioni personali.

La Redazione del Blog

Pubblichiamo la precisazione del candidato sindaco a Oltre il Colle Claudio Massimo Leoni in merito ad un articolo apparso sul nostro sito.

Devo intervenire mio malgrado in questo spazio per effettuare una smentita a quanto apparso sul vostro portale "news" che - a questo link - ha ripreso e riportato da altre fonti un mio curriculum il cui contenuto non è mai stato né a me richiesto, né da me rilasciato e, peggio, non riporta dati del tutto reali bensì in buona parte soltanto infondati, screditanti e frutto di fantasie faziose e contorte prive di alcun riscontro.
Quel mio "pseudo-curriculum", sul quale mai mi è stata chiesta opinione, conferma o riscontro prima di essere messo online, risulterebbe essere stato riportato anche sul portale di ValBrembanaWeb e sembrerebbe avere preso avvio a partire da un certo "Blog della Conca", che voi stessi citate e risaputamente è nicchia web non di tranquilla e pacata discussione degli eventi, ma di massacro diretto delle persone, spazio dietro il quale si nascondono risaputamente certi elementi privi di oggettività e buon senso, tra i quali alcuni soggetti neppure del luogo e neppure votanti che le situazioni non le vivono se non in internet e che anche questa volta hanno il solo scopo di arrecare disturbo, ingiuriare le persone (e su questo le signore presenti nella mia lista ne sanno qualcosa e abbiamo conservato documentazione web al riguardo, presto fatta sparire dal web dal responsabile del suddetto blog) e di disturbare la campagna elettorale, mettendo in cattiva luce anche il mio nome e la mia persona quale candidato sindaco alle elezioni amministrative in corso a Oltre il Colle. Un mio breve curriculum è sempre visibile da chiunque al link www.claudiomleoni.oltreilcolle.net .

Grazie per lo spazio dedicatomi e cordiali saluti.

Claudio M. Leoni
 .
Bergamonews - Lunedì, 7 Maggio, 2012


giovedì 10 maggio 2012

Il sindaco senatore all'opera «in patria»



Oltre il Colle si affida al Valerio Carrara bis. «Avanti i giovani, incarichi a tutta la squadra»

«Si dice che nessuno è profeta in patria... Qui invece il lavoro casa per casa, con entusiasmo, ha pagato». Martedì mattina alle 8 il neosindaco di Oltre il Colle, Valerio Carrara, era già in ufficio, in Comune. Un paio d'ore di lavoro, poi via verso l'aeroporto, destinazione Palazzo Madama.

«L'accoglienza in municipio è stata ottima, e sono stato contento di trovare tutti al loro posto», racconta. La «doppia vita» da primo cittadino e senatore Carrara l'aveva già sperimentata con il suo primo mandato alla guida del paese, dal 2002 al 2007. «Il lavoro in Senato mi porta nella capitale per tre giorni infrasettimanali – spiega –. Ma da venerdì a lunedì sarò in Comune, a sostenere questi ragazzi, pieni di entusiasmo, che hanno lavorato benissimo».

Alla guida di una civica
Già, perché la candidatura bis del pidiellino Carrara con la lista civica «Rinnovamento e progresso» è nata nell'ambito di una «squadra di giovani che mi ha coinvolto e chiesto una mano. E ben volentieri do un contributo per la mia gente». Ora, dice il neosindaco, l'idea è di un lavoro collegiale: «La lista era di sei persone, quattro sono state elette, ma voglio coinvolgere tutti, al di là dei ruoli ufficiali previsti per gli assessori. Tutti avranno degli incarichi, e il mio compito sarà di vigilare».

Obiettivo, «una grande attenzione alla qualità della vita, anche nel dialogo con i Comuni limitrofi, perché ormai dovremmo aver capito che da soli non si va da nessuna parte». Soprattutto quando si parla di piccole realtà montane: Oltre il Colle, nel cuore della Valle Brembana, conta poco più di mille abitanti. La lista di Carrara ha ottenuto un indubbio successo, oltre il 56% dei voti.

 Ora per il sindaco (che, salvo gli anni degli studi, ha «sempre vissuto qui in valle»), il tema centrale «oltre al sociale, doveroso, è il turismo: questa zona può contare su un ambiente unico, che va fatto conoscere. Per questo, uno dei nostri obiettivi è anche coinvolgere le associazioni locali nella tutela e valorizzazione del territorio»
.
«Più vicini al territorio»
Col senatore, in quota Pdl, impossibile non allargare lo sguardo all'andamento generale della recente tornata di amministrative (in Bergamasca il partito ha scelto di non correre con il simbolo e di non sponsorizzare liste).

Carrara aveva inizialmente annunciato l'intenzione di presentare delle compagini del suo «Buon governo», idea poi abbandonata dopo la vittoria al congresso provinciale di Angelo Capelli. Ora, dalle urne secondo il senatore «sono arrivati messaggi chiari dagli elettori di centrodestra. Ci dicono che il voto non è scontato, e in questo senso anche quel 6% in più di astensionismo in Bergamasca va letto come un dato politico».

Ovvero, «i partiti devono tornare a recuperare il rapporto con i cittadini, a dimostrare che la fiducia conquistata con il voto è meritata». Concetti espressi pure nel documento promosso da Beppe Pisanu, di cui Carrara è uno dei firmatari. Vi si parla tra l'altro di riavvicinamento della politica al territorio. Pure quello di un paesino della Valle Brembana, che ha scelto il sindaco-senatore.

Fausta Morandi - L'Eco di Bergamo - Giovedì 10 Maggio 2012 PROVINCIA,pagina 36

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Lunedì il primo Consiglio

Sarà già tra pochi giorni, lunedì, la prima seduta del nuovo Consiglio comunale di Oltre il Colle. «Sarà il momento del giuramento e del disbrigo delle procedure previste dalla legge in occasione dell'insediamento», spiega il neosindaco Valerio Carrara. Non sarà invece annunciata in quella sede la composizione della Giunta: «Sulle scelte vorrei riflettere un po' e confrontarmi con il gruppo». Un incontro con la squadra è in programma già per sabato.

«Rinnovamento e progresso», la lista civica capitanata da Carrara, esprime quattro consiglieri: Andrea Manenti (primo per preferenze), Adriana Ghilardi, Pierangelo Palazzi e Simone Carrara (nessuna parentela col primo cittadino) . La minoranza sarà invece rappresentata da «Uniamo Oltre il Colle», con Paolo Maurizio e Francesco Tiraboschi.

Giovedì 10 Maggio 2012PROVINCIA,pagina 36

mercoledì 9 maggio 2012

Programmi e realizzazioni



Forse potrebbe essere inutile ricordarlo, tuttavia proprio per evitare fantasiose interpretazioni e maliziose strumentalizzazioni , ribadiamo la totale indipendenza del Blog rispetto a qualsiasi Organizzazione politica o Alleanza elettorale locale. Crediamo nel dialogo e nell’ascolto, disponibili ad ogni tipo di “relazioni” che si basino sul rispetto reciproco e sulla collaborazione tra Amministratori e Amministrati.
Premesso ciò, diamo come sentita e sincera la dichiarazione del neo sindaco Carrara quando afferma, riportiamo testualmente, ” Sarò il sindaco di tutti …………. Il nostro cavallo di battaglia saranno il turismo e le nostre bellezze naturali poco valorizzate. I nostri sforzi saranno orientati a mantenere tutti i servizi necessari per Oltre il Colle che ha la fortuna di vedere moltiplicato per dieci i residenti durante l’estate. Particolare attenzione andrà quindi all’accoglienza dei turisti che ci permettono di sopravvivere. Sottolineo sopravvivere, perché al giorno d’oggi tenere aperta un’attività commerciale richiede grande sacrificio …..”.
L’ascolto di “tutti” è il primo e importante passo verso una fase di “relazioni” che rappresenta una discontinuità rispetto al recente passato e ci induce a riproporre all’attenzione dell’Amministrazione locale alcuni vecchi e insoluti problemi, tra l’altro compresi in ambedue le liste ora presenti in Consiglio Comunale e che riguardano la salute, la sicurezza e l’ambiente, e che riteniamo vadano affrontati con determinazione e intraprendendo le giuste iniziative.
Per quanto attiene il capitolo “salute” ricordiamo due problemi:
La “bomba ecologica” della Conca dell’Alben;
La rete fognaria di Zambla Alta e Zambla Bassa.

L'Eco di Bergamo il 9 marzo 2011 pubblicava l’articolo “Amianto killer - A Oltre il Colle il più grande in regione” nel quale si affermava: “ ….Il più grande, e l'unico nella Bergamasca, è a Oltre il Colle: si tratta del condominio Alben in località Conca Alben, una struttura alberghiera ormai dismessa, che nel punteggio (4.512) supera un sito di Limbiate (3.831), l'ospedale Salvini-Corberi.”. L’Assessore regionale al Territorio, Daniele Belotti affermava  «Dobbiamo essere autosufficienti a livello regionale -.dobbiamo riuscirci entro il 2015» “….l'unica discarica attiva è quella di Cavriana, in provincia di Mantova, che in tre anni si è saturata. È stata quindi rilasciata l'autorizzazione alla Profacta per realizzarne una nuova dalle dimensioni limitate (80 mila mq) a Brescia. Altri sei impianti tra Bergamo, Brescia e Cremona attendono il via.”.
Pur insistendo su un terreno di pertinenza Serinese, il Comune di Oltre il Colle è proprietario di due appartamenti e pertanto la sua chiamata in causa non è fuori luogo.
La Regione Lombardia, tramite l’Assessore alla Sanità, ha riconfermato la volontà di risolvere il problema dell’amianto entro l’anno 2015. Siamo consapevoli che le esigue risorse finanziarie sia di Serina sia di Oltre il Colle non permetterebbero un intervento indipendente, ma ci permettiamo di sollecitare le due Amministrazioni Pubbliche affinché le dichiarazioni ufficiali della Regione trovino concreta realizzazione nella Conca.  
Per la “rete fognaria”, vorremmo partire dal “fiore all’occhiello” della precedente Amministrazione Carrara:, l'ambito riconoscimento ambientale UNI EN ISO 14001:2004 che attesta l'elevata qualità del sistema di gestione ambientale del nostro comune.
Il riconoscimento, è di fatto “scaduto” in quanto, in seguito ad una denuncia alla Procura della Repubblica e all’intimazione dell’ASL di rimediare alle “pericolose deficienze” riscontrate nella rete fognaria con la dovuta manutenzione mai eseguita, mancano i requisiti essenziali per il rinnovo. Tra l’altro il Sito Ufficiale del Comune, indebitamente, riporta come tuttora vigente tale “attestato”.
Anche per questo problema, di là della facile polemica sulla validità o meno del riconoscimento, crediamo che sia urgente prevedere una definitiva sistemazione anche perché durante la stagione estiva il disagio non aiuta certamente il soggiorno del turista e del villeggiante che hanno scelto la Conca di Oltre il Colle come oasi di pace e di benessere.
Per ora ci limitiamo a sottoporre all’attenzione della maggioranza e dell’opposizione questi due problemi sui quali non chiediamo certamente e magicamente la soluzione ma unicamente una verifica allo stato delle cose e un progetto di soluzione.
Gallicus

martedì 8 maggio 2012

Dopo le parole, interessanti, ora “i fatti”.



L’intervista rilasciata dal neo sindaco di Oltre il Colle, Valerio Carrara, pone l’accento su alcuni punti importanti del programma elettorale sulla base del quale è stato eletto.


Vale la pena di ricordare alcuni passaggi che riporto integralmente: ……..” Sarò il sindaco di tutti e ci impegneremo a ricreare nuovi posti di lavoro”……. “Particolare attenzione andrà quindi all’accoglienza dei turisti che ci permettono di sopravvivere. Sottolineo sopravvivere, perché al giorno d’oggi tenere aperta un’attività commerciale richiede grande sacrificio, e per questo bisogna premiare in forma fiscale chi possiede un’attività. E infine molto importante sarà l’investimento sulla scuola perché cultura vuol dire crescita, crescita vuol dire futuro e quindi una nuova classe dirigente».

Parole sagge che invitano a sperare che il clima di convivenza, vissuto negli ultimi cinque anni dai residenti e dai villeggianti, possa definitivamente mutare. Finalmente si comprende che il turista e il villeggiante sono una “risorsa” determinante per le nostre valli, pertanto con pieno diritto all’ascolto e, nell’ambito delle risorse economiche locali, assecondato.

Ma da un navigato politico qual è il Senatore, ci si aspetta anche un decisivo intervento sulle Istituzioni regionali e provinciali affinché la Valserina e, nel caso specifico, la Conca di Oltre il Colle siano riconosciute finanziariamente così come accade per altre realtà vallari. E’ di oggi la notizia che la Regione Lombardia ha firmato gli accordi attuativi dei rispettivi Piani integrati di sviluppo locale (Plis Montagna). Si tratta, in totale, di 303 progetti destinati ad accrescere l'attrattività turistica della montagna per un ammontare di 48,5 milioni da parte di Regione Lombardia e 41 milioni di cofinanziamenti da parte di altri enti pubblici e privati. Altri finanziamenti saranno banditi a livello regionale, sarà quindi determinante predisporre “progetti” con i quali partecipare.


Al neo sindaco porgiamo gli auguri di buon lavoro, confidando che alle parole seguano i “fatti”. Da ultimo una piccola annotazione: il compito che ci siamo assunti nel nostro modesto Blog è di “informazione e stimolo”, nell’interesse della Comunità e senza prevenzioni. Auguriamoci di essere “capiti”.

Gallicus

Riportiamo integralmente l’intervista a L’Eco di Bergamo

Oltre il Colle, il senatore ritorna in municipio «Opportunità ai giovani».

Il senatore Valerio Carrara torna sindaco di Oltre il Colle. Una vittoria netta, con oltre il 50% delle preferenze su un altro ex sindaco, Paolo Maurizio (nell’ultima legislatura già in minoranza) e la sua lista «Uniamo Oltre il Colle», ferma intorno al 35%.

Solo le briciole a Claudio Leoni, marito del sindaco uscente Rosanna Manenti, che ha raccolto 51 voti, il 7,73% delle preferenze, con la lista «Continuità e futuro». Valerio Carrara, laureato in medicina, era già stato sindaco di Oltre il Colle dal 2002 al 2007. Torna quindi sulla poltrona di primo cittadino del suo paese, con la lista «Carrara-Rinnovamento e progresso».

Nel Consiglio entrano anche Andrea Manenti, che ha raccolto 112 preferenze, quindi Adriana Ghilardi, Pierangelo Palazzi e Simone Carrara. Della lista di Paolo Maurizio, oltre al candidato sindaco, anche Francesco Tiraboschi. Nessun rappresentante invece della squadra di Leoni (dove era candidata anche la moglie Rosanna Manenti).

«Valorizziamo i turisti»

«Il risultato è frutto della squadra che ha operato al mio fianco sul territorio – dichiara il senatore –. Il mio lo definisco un ritorno al futuro, nel senso che sono partito politicamente da qui e vi ritorno per la mia gente e il bene della comunità. Valorizzerò la competenza e il merito, sviluppando le nostre eccellenze sul territorio e offrendo nuove prospettive e opportunità ai giovani».

«Abbiamo dimostrato di aver lavorato bene e abbiamo conquistato la fiducia dei cittadini – prosegue Carrara –. Sarò il sindaco di tutti e ci impegneremo a ricreare nuovi posti di lavoro. Il nostro cavallo di battaglia saranno il turismo e le nostre bellezze naturali poco valorizzate. I nostri sforzi saranno orientati a mantenere tutti i servizi necessari per Oltre il Colle che ha la fortuna di vedere moltiplicato per dieci i residenti durante l’estate. Particolare attenzione andrà quindi all’accoglienza dei turisti che ci permettono di sopravvivere. Sottolineo sopravvivere, perché al giorno d’oggi tenere aperta un’attività commerciale richiede grande sacrificio, e per questo bisogna premiare in forma fiscale chi possiede un’attività. E infine molto importante sarà l’investimento sulla scuola perché cultura vuol dire crescita, crescita vuol dire futuro e quindi una nuova classe dirigente».

«Poco capiti dalla gente»

«Ringrazio chi mi ha votato e faccio un in bocca al lupo al nuovo sindaco – dice Paolo Maurizio, a capo della lista Uniamo Oltre il Colle –. Ringrazio anche tutta la mia squadra per il lavoro svolto durante la campagna elettorale.

Abbiamo tenuto nove assemblee dove abbiamo ribadito il nostro impegno per il nostro paese. Purtroppo non è stato capito dalla gente, ma rispetto la decisione dei miei concittadini e andiamo avanti uniti, come del resto recita il nostro slogan».

«Spero che questa amministrazione mantenga ciò che ha promesso – aggiunge Claudio Leoni, candidato per la lista Continuità e futuro –. Durante le nostre assemblee sembrava che il sostegno della popolazione fosse forte. Invece questo sostegno non si è tradotto in risultato concreto. Il nostro programma era dettagliato e soprattutto onesto e sicuramente ci aspettavamo qualcosa di più in termini di voti».

Gloria Bertocchi - L'Eco di Bergamo - 8 maggio 2012