Il
Governo nel Consiglio dei Ministri straordinario ha risolto il nodo dell’Imu
agricola montana fissando nuovi criteri per il pagamento.
Il provvedimento prevede l’esenzione totale per 3456
comuni (prima erano 1498) e parziale per 655. La soluzione dopo l’incontro stamane tra il ministro
dell’Economia Pier Carlo Padoan e il ministro dell’agricoltura Maurizio
Martina. Saranno esenti quindi tutti i
comuni montani e, nei comuni parzialmente montani, vengono esentati tutti i
terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e
coltivatori diretti. «Abbiamo lavorato per una soluzione definitiva e
strutturale della vicenda Imu sui terreni montani - afferma in una nota Martina
-. Con il decreto abbiamo risolto i problemi amministrativi sopravvenuti e
tutelato ancora di più coloro che vivono di agricoltura nei territori rurali».
Ecco il
comunicato di Palazzo Chigi: «Il governo ha approvato su proposta del
Presidente, Matteo Renzi, e dei ministri dell’Economia e delle Finanze, Pietro
Carlo Padoan, e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio
Martina, il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione Imu
che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la
platea».
«Il testo prevede che a decorrere dall’anno in
corso, 2015, l’esenzione dall’imposta municipale propria (Imu) si applica: ai
terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni
classificati come totalmente montani,
come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat».
«L’esenzione
si applica inoltre: ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti
e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui
all’articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella
previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani,
come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat».
«Tali
criteri si applicano anche all’anno di imposta 2014. Per l’anno 2014
non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del
decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con i ministri
delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e dell’Interno, del 28
novembre 2014 e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione
dei criteri sopra elencati. I contribuenti, che non rientrano nei parametri per
l’esenzione, verseranno l’imposta entro il 10 febbraio 2015».
L’Eco di Bergamo – 24 gennaio 2015