I ragazzi di don Eugenio Bussa
Il ricordo degli oltre 300 ragazzi
ospitati a Serina
dal 1943 al 1944
Durante gli ultimi anni di guerra, tra il 1943 e il
1944, Milano fu duramente bombardata dall’aviazione alleata. Obiettivi, oltre
ai nodi strategici e militari, vi furono anche vere e proprie incursioni di
carattere , “terroristico” che colpirono scuole e abitazioni.
Migliaia di scampati a queste tragedie, sfollarono
dalla città cercando rifugio in località che, a loro giudizio, non avrebbero
rappresentato pericoli perché lontane da centri industriali o da basi militari.
Molte famiglie milanesi trovarono ospitalità nei
paesi delle valli bergamasche e, in molti casi, per necessità di lavoro
lasciarono i propri figli presso famiglie o Istituti religiosi che si presero
cura dei ragazzi e ragazze sino a guerra finita.
In alcuni di questi Istituti, ad esempio in quel di
Selvino, fu data ospitalità in gran segreto a famiglie e bambini di
religione ebraica, sottraendoli alla triste sorte di essere deportati nei campi
di sterminio.
Serina, capoluogo dell’omonima valle, fu una delle
principali mete di questi transfughi in quanto, nel periodo pre bellico, molti
milanesi vi soggiornavano nel periodo estivo.
Tra l’inizio del 1943 e sino a fine guerra,
l’oratorio di Serina ospitò oltre 300 ragazzi sottratti, in tal modo, ai
pericoli che inevitabilmente avrebbero corso rimanendo in città.
Alcuni immagini che sono sopravvissute al tempo
testimoniano l’affollamento dell’Oratorio di Serina in quegli anni e i sacerdoti
ed i laici che hanno provveduto alle loro esigenze in tutto quel tempo.
Ne citiamo alcuni, probabilmente non tutti coloro
che collaboravano, quali ad esempio don Eugenio Busa, padre U. Vivarelli,
don Alfredo Seveso e il signor E. Vismara.
Ma anche l’intera comunità serinese, nonostante le
ristrettezze economiche dovute agli eventi bellici, e la guerra partigiana con
le conseguenti retate compiute dalla polizia fascista e dalle truppe tedesche,
ebbe un importante ruolo nel mantenere il senso di ospitalità nei confronti di
coloro che erano in situazioni ben peggiori delle loro.
Da parecchi anni, un autobus parte da Milano
carico, sebbene di anno in anno aumentino i posti vuoti, e sale a Serina: sono
i “ragazzi del 1943” che vogliono rivedere i luoghi ove trascorsero con
relativa tranquillità e sicurezza nel periodo più brutto e periglioso della
seconda guerra mondiale.
Prima di sostare a Serina, l’autobus passa da
Cornalba per commemorare i partigiani caduti proditoriamente in quegli anni
nella difesa della libertà e della democrazia, contro l’invasore tedesco e il
lacchè fascista italiano.
Gallicus
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