martedì 31 gennaio 2017

Quattro passi nel silenzio.


 

Oggi ho fatto “quattro passi”, si fa per dire!

Ho camminato due buone orette lungo un sentiero che costeggia alcuni casolari del monte di Zambla.

Tutti rimessi a nuovo con pietre a vista, tetti rifatti, antoni di porte e finestre riverniciati e tanti gerani sui piccoli balconcini.

Il rumore di un trattore, in lontananza interrompeva, a tratti, il silenzio che mi circondava. Le siepi di lamponi, maltrattate dai recenti temporali, erano, qua e là, punteggiate dai piccoli frutti ancora acerbi. Nessun cardo o fiori spontanei.

Solo il silenzio.

Camminando pensavo a quando quei cascinali erano abitati tutto l’anno dalle famiglie di contadini. Ragazze e ragazzi che giocando si rincorrevano sulle balze erbose, donne e uomini affaccendati a falciare l’erba per riempire i fienili sopra le stalle. Qualche muggito di mucca il suono del campanaccio appeso al collo avrebbe rotto il silenzio pomeridiano.

Oggi no, tutto è silenzioso. Sempre, e a tratti, il ronzio lontano del trattore. Null’altro.

Mi sono fermato al termine del sentiero, al limitar del bosco di conifere.

Di fronte la valle del Parina e il massiccio granitico dell’Arera.

Seduto su una panca improvvisata, mezzo tronco tagliato e appoggiato su due sostegni, ho guardato la vetta e intravvisto la croce.

Quante volte sono salito su quell’erta rocciosa e l’ho toccata con la mano: era come giungere al traguardo e tagliare il nastro dell’arrivo.

Ho intravisto il piccolo rifugio della Saba, una macchia rossa tra i faggi maestosi risparmiati dai fulmini che spesso le colpiscono. Sentinelle, ultimo baluardo arboreo prima dei pascoli.

Sembrano resti preistorici che testimoniano un passato ormai lontano.

Ho bevuto un sorso d’acqua, ho fatto qualche fotografia al cascinale e sono tornato.

Sempre in silenzio, nel silenzio.


venerdì 27 gennaio 2017

Poesia di Primo Levi
 
Se questo è un uomo
 
 
 

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo,
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi:
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Dei cinquanta milioni di morti nella seconda guerra mondiale, sei milioni furono gli Ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti: uomini e donne, vecchi e bambini di quasi ogni paese d' Europa trovarono la morte nei «lager», dopo inaudite sofferenze e, pochissimi furono i sopravvissuti. Primo Levi nell'introduzione al suo libro autobiografico Se questo è un uomo (da cui è tratta anche la lirica qui presentata) afferma: «Per mia fortuna, sono stato deportato ad Auschwitz solo nel 1944, e cioè dopo che il governo tedesco, data la crescente scarsità di manodopera, aveva stabilito di allungare la vita media dei prigionieri da eliminarsi, concedendo sensibili miglioramenti nel tenore di vita e sospendendo temporaneamente le uccisioni ad arbitrio dei singoli».


Levi, dunque, ebreo e partigiano e perciò doppiamente inviso ai nazisti grazie alla sua «fortuna riesce a sopravvivere all'incubo del «lager»; ma, perché questa esperienza di totale disumanizzazione, di perdita di ogni dignità e identità umana non debba mai più, per nessun individuo al mondo, ripetersi è necessario, dice Levi che tutti sappiano che cosa ha significato essere prigioniero nei lager nazisti e mai, mai lo dimentichino, pena le più terribili maledizioni.

mercoledì 18 gennaio 2017

Oltre il Colle al voto. Carrara tenta il tris e prepara nuove leve.



Il senatore, per ora, unico candidato. «Nella squadra alcuni giovani, è ora che si facciano avanti.» La minoranza: difficile trovare disponibilità.

 
Valerio Carrara, 65 anni, imprenditore e già senatore per tre legislature nel gruppo di Forza Italia, tenta la scalata al terzo mandato da sindaco nel suo paese, Oltre il Colle.

 
Già sindaco per due mandati dal 2002 al 2007 e dal 2012 al 2017, il senatore è già uscito allo scoperto, annunciando la sua candidatura anche in Consiglio Comunale. «Mi ricandido - dice Carrara - confermando parte della squadra attuale che mi ha accompagnato in questi cinque anni, ma ampliandola anche a nuovi giovani».

 
Guarda già al dopo, infatti, il senatore, noto in provincia anche per essere appassionato di caccia: «Io voglio fare lo stretto necessario - prosegue - è importante che ora si facciano avanti i giovani, occorre preparare un ricambio generazionale. Per questo ho cercato giovani volenterosi e la risposta non è mancata».

 
Nel maggio 2012, Carrara vinse le elezioni con il 56,3% delle preferenze, portando in Consiglio Comunale Adriana Ghilardi, Andrea Manenti, Pierangelo Palazzi e Simone Carrara. Due le altre liste in corsa: Paolo Maurizio (già sindaco) con «Uniamo Oltre il Colle», ottenne il 36%, portando a casa due seggi, il suo e quello per Francesco Tiraboschi. Si fermò, invece, al 7,7%, la lista «Continuità e futuro» di Antonio Leoni, marito della sindaca uscente Rosanna Manenti.

 
La minoranza.

La minoranza in Consiglio Comunale non sembra però avere le forze per ripresentarsi. «Per il momento non abbiamo intenzione di riproporci - dice Paolo Maurizio, in amministrazione dal 1990. - Vedo difficoltà per tutti a trovare disponibilità a una candidatura».

Unica lista in corsa quella di Carrara?

Ancora presto per dirlo ma secondo Maurizio è l'eventualità più realistica.

Il programma del senatore?

«Continueremo a lavorare ai problemi del paese - dice - cercando di valorizzare le nostre risorse».

Ed elenca alcuni punti da sviluppare nei prossimi cinque anni: «Vorremmo realizzare alloggi per anziani - spiega - ristrutturando appartamenti già di proprietà del Comune e poi potenziare il servizio a domicilio.

Tra gli obiettivi legati al turismo la realizzazione di un Ostello della gioventù al Pian della Palla (nell'ex edificio Rangers), quindi la valorizzazione dell'ex albergo alla Conca dell'Alben, per il quale stiamo cercando partner, la valorizzazione dell'Arera, anche con la riconversione turistica delle vecchie strutture a servizio degli impianti e, naturalmente, la collaborazione con la società australiana che sfrutterà le miniere di zinco.

Stiamo cercando un'area che, eventualmente, possa ospitare la lavorazione del minerale.

Giovanni Ghisalberti

L'Eco di Bergamo - 18 gennaio 2017

sabato 7 gennaio 2017

Elezioni amministrative



La notizia relativa alla prossima tornata elettorale in alcuni Comuni bergamaschi non è uno  scoop. Era tutto previsto.


Le Amministrazioni bergamasche che vanno al voto, sono generalmente espressione di liste locali, anche se, in alcuni casi, leggermente colorate, caso per caso, da provenienze partitiche di centro destra o centro sinistra.


Curno e Nembro hanno i primi cittadini di area piddina, così come Villongo e Mozzo, mentre Calusco d'Adda e Brembate Sopra sono di area  di centro destra. Mancano, almeno sino ad oggi, rappresentanti vicini o assimilabili al Movimento 5 Stelle.


In ogni caso, poiché tutti i Comuni interessati hanno meno di 15 mila residenti, non è previsto il ballottaggio e, pertanto al primo turno i Sindaci verranno eletti.


Anche Oltre il Colle, quindi, avrà un'unica occasione per eleggere il prossimo primo cittadino, attualmente l'ex senatore azzurro Valerio Carrara.


Alle precedente campagna elettorale si erano contesi la "poltrona" tre candidati: Paolo Maurizio, già sindaco dal 1995 al 2002, Claudio Leoni (consorte della sindaca uscente Rosanna Manenti) e Valerio Carrara.


Alla competizione ebbe la meglio l'ex Senatore Valerio Carrara, grazie anche alla notorietà pluriennale di parlamentare  ma, soprattutto, di aver compreso che l'impegno inerente una Pubblica Amministrazione non poteva essere gestito da "dilettanti allo sbaraglio" (vedi il suo precedente sostegno al sindaco uscente). bensì basarsi su una lista composta da giovani intraprendenti e disponibili sul territorio a prescindere.


Senza, da parte nostra, alcuna interferenza di parte nell'esercizio del quinquennio 2012 - 2017, dobbiamo comunque ritenere sostanzialmente positiva l'attività dell'Amministrazione Comunale di oltre il Colle in questo periodo. Molte promesse sono state mantenute e altri "progetti" sono in buono stato di avanzamento (realizzazioni sempre compatibili con le risorse comunali).


Allo stato dell'arte è prematuro prevedere come e con quali candidature si svolgerà la nuova campagna elettorale. Riteniamo comunque che da ambo le parti in competizione sarà importante mettere in campo persone (più che programmi) credibili e con professionalità e attitudini sociali convincenti nell'interesse della Comunità.


Con una raccomandazione: La Comunità della Conca di Oltre il Colle non è composta solo dai residenti bensì anche da villeggianti, in grandissima parte, possessori di seconde case. Non ascoltare le loro esigenze sarebbe un errore strategico.


Gallicus

Tra il 15 aprile e il 15 giugno ad Oltre il Colle si vota

Nuovi sindaci per 21 paesi orobici
Al voto tra aprile e giugno, ecco dove



Sono ventuno, dal piccolissimo Blello fino a Nembro con i suoi oltre 11 mila abitanti, i Comuni bergamaschi che nel 2017 andranno al voto per rinnovare sindaci e consigli comunali.

L’elenco completo include appunto Nembro, Calusco d’Adda, Albano S. Alessandro, Villongo, Brembate Sopra, Curno, Mozzo, Cisano Bergamasco, Gandino, Sovere, Villa d’Adda, Leffe, Fornovo San Giovanni, Arzago d’Adda, Solto Collina, Oltre il Colle, Parzanica, Carona, Averara, Mezzoldo e Blello.

La data delle elezioni, ancora da definire, sarà compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno.

Tutti i paesi interessati hanno meno di 15 mila abitanti, per cui non sono previsti ballottaggi: tutto si deciderà al primo turno. Le forze politiche stanno cominciando in queste settimane, partendo da confronti sul territorio, a definire alleanze e candidature.

L'Eco di Bergamo - 7 gennaio 2017