Oltre il
Colle. La protesta contro la quota reintrodotta dopo un anno di pausa. «Si
poteva evitare»
Villeggianti
in rivolta contro le disposizioni previste dalla regolamentazione della
raccolta funghi, approvata il 20 maggio dall’Assemblea della Comunità montana
Valle Brembana, che ha reintrodotto, dopo un anno di pausa, il ticket.
Le
disposizioni previste dalla legge regionale 31 del 2008 stabiliscono per i
cittadini non residenti il pagamento di una quota (da 10 euro per il
giornaliero, fino a 60 euro per l’annuale) per la raccolta funghi e consentono
ai cittadini residenti di poter procedere alla raccolta senza il versamento di
alcun contributo.
Il ticket è
valido nei 26 Comuni aderenti alla convenzione, per la precisione Averara,
Branzi, Carona, Cassiglio, Cornalba, Costa Serina, Cusio, Dossena, Foppolo,
Isola di Fondra, Lenna, Mezzoldo, Moio de’ Calvi, Olmo al Brembo, Oltre il
Colle, Ornica, Piazza Brembana, Piaszzatorre, Piazzolo, Roncobello, Santa Brigida,
Serina, Taleggio, Valleve, Valnegra e Valtorta.
La novità
non ha lasciato indifferenti i villeggianti: Promotore della contestazione è un
consistente gruppo di villeggianti tra cui Ernesto Malvestiti, Augusta
Tiraboschi e Ferruccio Maurizio, che da anni giungono a Oltre il Colle per le
loro vacanze estive.
L’opinione
generale che ha scatenato la protesta è quella secondo la quale il Comune
avrebbe potuto tranquillamente non aderire alla convenzione e quindi non
imporre un’ulteriore e gravosa tassa; scelta che, esenti dal pagamento peraltro
è stata fatta da circa una decina di altri comuni del territorio, tra cui
Vedeseta, San Pellegrino Terme e Sedrina.
«Troppe sono
le tasse che siamo già costretti a versare, tra le quali spicca il pagamento
annuale della spazzatura, che poco agevola i non residenti, e i costi
esorbitanti dell’IMU sulle seconde case. Queste disposizioni riguardanti il
tesserino dei funghi aggravano ulteriormente la situazione e ci costringono a
rivedere i progetti sulla nostra permanenza in futuro» spiega Ferruccio Maurizio.
I
sostenitori di questa contestazione, pronti anche ad avviare una raccolta
firme, fanno anche notare di non essere stati preventivamente informati
sull’introduzione della tassa. Inoltre alcuni titolari degli esercizi
commerciali temono che queste nuove disposizioni e ciò che ne consegue possano
nuocere al turismo e alla loro attività.
Il gruppo
sottolinea inoltre un altro aspetto: «I cittadini residenti sul territorio,
rischiano di essere severamente multati per aver sconfinato accidentalmente nei
territori vicini. Rischio dovuto in primo luogo alla poca chiarezza circa i
confini territoriali, su cui tutti dovrebbero ricevere informazioni e
chiarimenti».
«La
ripartizione dei proventi non è inoltre precisata in maniera trasparente, non è
prestabilita e pare verrà fatta a fronte di resoconti finanziari che la
Comunità montana darà ai Comuni», conclude Ferruccio.
Alle
obiezioni così replica il sindaco di Oltre il Colle, Valerio Carrara: «La legge
che regolamenta la raccolta funghi, è una legge regionale pertanto obbligatoria. La tassa deve essere
pagata in tutti i comuni che hanno prosegue – in deciso di applicarla al fine
di disciplinare la raccolta allo scopo di salvaguardare il territorio da vere e
proprie stragi a discapito delle varie famiglie di funghi, che ogni anno
si verificano nei nostri boschi e che
provocano lo sfacelo del micelio e del sottobosco. Abbiamo ritenuto opportuno
aderirvi - prosegue – in quanto Oltre il Colle risulta zona nella quale si
riscontra una vasta presenza di funghi e poiché ogni anno ci troviamo talvolta
costretti a combattere contro il comportamento scorretto di coloro che creano
consistenti danni alle nostre aree boschive».
Quanto ai
proventi dei permessi, «sono introitati dalla Comunità montana – precisa Carrara – la
quale tratterrà le somme utili alla copertura delle spese per varie necessità, tra cui la conservazione
ambientale e altri interventi volti a migliorare e valorizzare i nostri
territori».
Greta
Balicco
L’Eco di
Bergamo – 30 luglio 2016