mercoledì 30 dicembre 2015

Il 2015, un anno tra chiaro e scuro.



Per la Conca di Oltre il Colle è tempo di bilanci. Vediamo, insieme, quali possiamo definire positivi e quali negativi, o quantomeno, ancora con riflessi poco incoraggianti e destinati ad essere affrontati e risolti positivamente.
Iniziamo da questi ultimi poiché hanno inciso  in misura relativa sul rilancio economico e turistico della zona.

In cima alla lista crediamo   di poter mettere, senza ombra di dubbio, l'ennesimo problema della viabilità con l'interruzione, o quasi, del collegamento con la Valle Brembana. Il continuo rinvio della sistemazione del tratto di Provinciale interessato dalla frana che dal 2 dicembre 2014, con la distruzione del ponte di Rosolo, ha pesato notevolmente in primo luogo sulla vivibilità dei residenti, lavoratori, studenti o semplici cittadini che per raggiungere le località di studio, di lavoro o di frequentazione sanitaria e sociale si sono dovuti sobbarcare lunghe e disagevoli deviazioni.

Tutte le promesse di voler risolvere il problema entro i primi di dicembre sono miseramente naufragate per una serie di concause non sempre dovute al "fato" ma semplicemente a questioni di carattere burocratico sommate a valutazioni superficiali e pseudo ottimistiche.

Fortunatamente, sul versante turistico, almeno per quanto attiene Oltre il Colle e l'intera Conca, l'alternativa della Valle del Riso  ha in parte assolto positivamente il compito di non ostacolare turisti e villeggianti durante il periodo estivo.

La possibilità di "sfruttare" economicamente questo vantaggio, rispetto alle altre località della Val Serina, sono state in parte annullate dalla permanenza di poca lungimiranza nell'attrarre, seppure con un'estate favorita dal bel tempo e dalle elevate temperature in pianura,  i villeggianti nei mesi di luglio e agosto.

La richiesta di affitti troppo alti, considerata anche la concorrenza di altre località montane, e la mancanza di propensione ad agevolare con periodi settimanali o mensili le difficoltà economiche dei richiedenti, hanno frenato ciò che poteva diventare, al contrario, un ottimo volano per l'economia locale complessiva.

Siamo convinti che sul versante "dell'accoglienza" ci sia ancora molto da imparare nelle nostre valli.
Un altro spiacevole episodio che ha colpito residenti ma soprattutto i turisti e villeggianti agostani a Zambla Bassa sono stati i lavori di posa dei tubi riguardanti le nuove fognature. Una sospensione parziale sarebbe stata accolta favorevolmente ed avrebbe evitato i disagi e gli spiacevoli inconvenienti alla viabilità locale.

Fortunatamente molte altre cose, nel 2015, hanno funzionato positivamente e hanno in parte riequilibrato gli aspetti negativi che lo hanno contraddistinto.

Crediamo sia stato accolto e giudicato  positivamente, da quanti anche saltuariamente hanno frequentato Oltre il Colle e le sue Frazioni, lo sforzo encomiabile della Pro Loco e dell'Amministrazione Comunale nel predisporre e favorire le manifestazioni  e le varie attività culturali.

Alcuni aspetti possono essere perfezionati, quali ad esempio lo "sfruttamento" dell'area su cui insiste la "Cattedrale Verde", cercando di favorire, in occasione di concerti  e rappresentazioni, la partecipazione anche di coloro che hanno problemi relativi all'età e di carattere deambulatorio. Forse basterebbe prevedere una "navetta" ad hoc.

Un altro miglioramento potrebbe essere quello relativo alla dotazione di servizi igienici nell'area verde del Passo di Zambla (il "pratone") metà giornaliera di nonni e nipoti e di "domenicali" nel periodo estivo. L'assenza di tali servizi comporta l'utilizzo del bosco con tutte le comprensibili conseguenze.

A fine estate la "ciliegina sulla torta": l'ultimazione del paravalanghe sulla strada della Plassa che eviterà la periodica chiusura della viabilità nei mesi invernali in occasione di precipitazioni nevose. La realizzazione della struttura permetterà il libero afflusso ai proprietari delle numerose abitazioni, dei gestori e frequentatori del "Camping Arera" e del Rifugio Capanna 2000.

In buona sostanza un anno in "chiaro e scuro" ma che forse, e finalmente, potrebbe essere l'ultimo di una serie sfortunata e deludente per l'economia e il turismo della Val Parina e della Conca di Oltre il Colle.

Questa volta, forse, dipenderà solo delle condizioni meteorologiche.

Gallicus

sabato 26 dicembre 2015

La mamma dei cretini é sempre incinta



Riceviamo la notizia e la riportiamo:

"Ieri giorno di Natale, c'è stato un PIRLA che ha ritenuto trascorrere il Natale "craccando" il sito di oltreilcolle.com. Il tizio sicuramente con gravi problemi mentali ha ritenuto passare alcune ore del Natale a rompere le scatole al nostro sito e ci è riuscito! Caro tizio testa di rapa, sarai anche bravo a fare l'Hacker ma vorremmo sapere che gusto ci provi a fare ciò?
Ti auguriamo un fine anno schioppettante si, ma con un candelotto nel culetto e a mezzanotte anzi un minuto prima, accendi la miccia cosicchè l'anno prossimo ci sia sulla faccia di questa terra un maniaco in meno! Scusate lo sfogo ma quando ce vò ce vò!
Lunedì alla riapertura di Register vedremo che tipo di danno ha fatto il pirlone, per fortuna che i dieci anni e più di memoria del sito sono salvi su un server apposito...
In attesa della ripresa del sito pubblichiamo la situazione delle webcam (raggiungibili solo da remoto ) e i dati meteo che potrete seguire in diretta quì:

 Arera 2000:
http://www.centrometeolombardo.com/content.asp
Zambla Alta:
http://www.centrometeolombardo.com/content.asp
Passo di Zambla:
http://www.centrometeolombardo.com/content.asp

E' in atto una forte inversione termica! Il meteo non varierà sino al 2/3 gennaio dove avrà inizio, stando ai modelli meteo di stamane, finalmente una fase perturbata ma soprattutto gelida con neve in quantità. Buon fine anno .Maurizio."

Nel rammaricarci per simili atti di teppismo, porgiamo allo staff del Portale di Oltre il Colle tutta la nostra solidarietà e l'augurio che i danni siano velocemente riparabili. Ci associamo, inoltre, agli auspici, espressi dall'amico Maurizio, nei confronti del "hacker" cretino.

La Redazione di Concablog

mercoledì 23 dicembre 2015

Iniziative nel periodo natalizio nella Conca


24 dicembre nelle Chiese della Conca "I caldi rinfreschi"
 

 25 dicembre a Zorzone "Caramelle per tutti i bambini"
 
 
 
27 dicembre il "Concerto di Natale"
 

30 dicembre "La fiaccolata a Zambla Alta"
 
 
5 gennaio 2016 "I pastori suonano le cornamuse"
 
 
 

mercoledì 16 dicembre 2015

Regione, bando da 5 milioni per gli impianti di risalita



«Per Regione Lombardia la montagna rappresenta una priorità e lo stanziamento di oltre 5 milioni di euro per i comprensori sciistici ne è la concreta dimostrazione.
Lo avevamo promesso e lo abbiamo mantenuto». Così Antonio Rossi, assessore allo Sport e alle Politiche per i giovani, commenta il bando pubblicato martedì 15 dicembre sul Burl (il Bollettino ufficiale della Regione), con il quale si stanziano 5.240.000 euro.
«Mettiamo a disposizione, con il Fondo “Frisp, Impianti di risalita II”, oltre 5 milioni di euro - ha spiegato l’assessore Rossi - per interventi sugli impianti di risalita. Fondi destinati a soggetti pubblici o privati, proprietari e/o gestori di impianti di risalita funzionali alla pratica dello sci, presenti sul territorio lombardo, in forma singola o aggregata mediante contratti di rete. Il nostro obiettivo e’ il miglioramento, l’adeguamento e la messa in sicurezza degli impianti di risalita e delle piste da sci, con lo scopo finale di migliorare l’attrattività turistica dei comprensori sciistici, permettendone l’uso anche in periodi non invernali».
Le domande dovranno pervenire dall’11 gennaio e sono previste possibilità di finanziamento per interventi sugli impianti di risalita e piste da sci: volti alla realizzazione, ammodernamento, riqualificazione e incremento della sicurezza degli impianti e piste esistenti nonché alle infrastrutture connesse; finalizzati alla destagionalizzazione e all’utilizzo degli impianti e piste per discipline sportive diverse dallo sci, all’ampliamento e miglioramento della qualità dei servizi offerti agli utenti nonché all’integrazione tra i diversi comprensori». La presente misura riprende e innova alcuni aspetti di una precedente misura, in quanto contempla gli interventi per destagionalizzazione, per favorire un più ampio utilizzo degli impianti nell’arco dell’anno solare e migliorare l’attrattività turistica; favorisce le aggregazioni tra soggetti operatori del settore dei comprensori sciistici.
Sono ammissibili al contributo regionale le spese relative a: lavori, opere civili e impiantistiche; acquisto e installazione di attrezzature e impianti tecnologici e spese accessorie; acquisto di macchinari battipista; altre spese inerenti gli interventi finalizzati alla realizzazione del progetto di aggregazione.
Il contributo regionale sarà concesso da un minimo di 40.000 euro fino a un massimo di 400.000 euro, in base alla tipologia e al numero di impianti del comprensorio. Potrà essere aumentato sino a 500.000 euro per le richiesta presentate da accordi di partenariato tra comprensori sciistici.
«Questa iniziativa - conclude Rossi - rappresenta un ulteriore tassello voluto dalla Regione per rendere più competitive le nostre montagne, dopo lo stanziamento di 2,2 milioni per i sentieri e 450.000 euro per le falesie e il nostro sostegno ai corsi di formazione per le guide alpine, gli accompagnatori di media montagna e i maestri di sci. Con queste misure rilanciamo un comparto fondamentale per l’economia non solo della montagna, ma di tutta la Lombardia».
L'Eco di Bergamo - 16 dicembre 2015
 
 

sabato 12 dicembre 2015

Da non credere !

Strada Valle Serina “Si riapre il 19 marzo”
Si allungano di nuovo i tempi “Ponte pronto il 9 febbraio, poi un mese di lavori”.



Nessuna apertura per Natale, ma neppure per gennaio. Forse poco prima di primavera e si ipotizza la data de 19 marzo.

I tempi per la riapertura della strada provinciale 27 della Valle Serina, chiusa dal 2 dicembre 2013 a causa di una frana in località Rosolo, si allungano di nuovo. Lungaggini burocratiche, rimpallo di responsabilità, competenze prima al Comune e poi alla Provincia, soldi che non si trovano e purtroppo l’approvazione in ritardo del Bilancio di via Tasso cha ha spostato di molto in là anche l’inizio dei lavori del nuovo ponte.
Sta di fatto che i valserinesi dovranno attendere ancora qualche mese per vedere la strada riaperta.

“Il 19 marzo – ha detto ieri il sindaco di Serina, Giovanni Fattori, nell’ambito di una conferenza dei servizi e di un sopraluogo svoltosi sul cantiere con amministratori comunali e tecnici di Regione e Provincia – ci sarà versante franoso e questo primo intervento è in via di conclusione. Resta di competenza della Provincia il rifacimento del ponte. La consegna è prevista entro il 9 febbraio. E a questo punto si valuterà se, prima del 19 marzo, si potrà riaprire a senso unico alternato”.
Alla conferenza dei servizi, al municipio di Serina, e poi al sopraluogo in zona frana, hanno partecipato i sindaci Giovanni Fattori di Serina, Fausto Dolci di Costa Serina, Valerio Carrara di Oltre il Colle, Alessandro Vistalli di Cornalba, Ivan Berlendis di Bracca e il vicesindaco Sirio Grigis di Algua e ancora il dirigente della Ster Claudio Merati, quindi Matteo Centurelli, per la Provincia, il geologo progettista Marco Maggi e i responsabili delle due imprese impegnate nei lavori.

Centurelli e Merati hanno ripercorso l’iter complesso per il reperimento del finanziamento.
Due i cantieri: quello sul fronte frana con la rimozione dei massi, la posa delle reti e l’aggrottamento (ovvero per un’ottantina di metri la strada sarà ricavata sotto la roccia); nel frattempo si lavora per il nuovo ponte, a carico della Provincia. Al 9 febbraio i lavori del ponte e la parete dovrebbero essere conclusi. “Ci vorranno poi i collaudi e indicativamente ancora almeno un mese per la sistemazione della strada, per un importo di 150 mila euro ancora a carico della Provincia (guardrail, muretti, asfalti, ecc.) – spiega Matteo Centurelli -. Quindi si è ipotizzato di poter aprire per metà marzo”.

Contestualmente ai lavori per la frana, Uniacque sta provvedendo all’interramento del collettore fognario (la recente ordinanza di chiusura per lavori riguarda il tratto di strada già vietato per i lavori alla frana, quindi  la viabilità non cambia). “E’ stato speso tutto lo spendibile con i fondi di provenienza regionale (1.200.000), provinciale, Consorzio Bim e Comuni, ma finalmente – hanno concluso i sindaci – avremo il tratto di strada in sicurezza”.
L’Eco di Bergamo – 12 dicembre 2015

sabato 5 dicembre 2015

Piano tariffario Soccorso Alpino

La Giunta Regionale ha approvato il piano tariffario per il
Soccorso Alpino.
 


PIANO TARIFFARIO IN APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 17 MARZO 2015 N. 5
“DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERVENTI DI SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO IN ZONE IMPERVIE,
RECUPERO E SALVATAGGIO DI PERSONE INFORTUNATE O IN SITUAZIONI DI EMERGENZA”

Di seguito si riporta la definizione delle quote di compartecipazione alla spesa a carico dell’utente trasportato per interventi di soccorso e di elisoccorso in ambiente impervio o ostile, comprensivi di recupero e trasporto, nei casi in cui non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un Pronto Soccorso.

Quota di compartecipazione alla spesa
La quota di compartecipazione alla spesa, tenuto conto della normativa regionale, è così definita:
Tipologia di risorsa Costo orario
Mezzo di soccorso di Base (ambulanza di tipo A con soccorritori certificati di cui un autista) Euro 56,00
Mezzo di soccorso Intermedio (infermiere e autista/soccorritori certificati) Euro 70,00
Mezzo di Soccorso Avanzato (ambulanza di tipo A con autista/soccorritore certificato, medico
e infermiere Euro 115,00
Squadra a terra del CNSAS Euro 95,00
Elisoccorso (equipaggio di volo, medico, infermiere e tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino) Euro 1.500,00

Ulteriori indicazioni:
1) Quota massima esigibile Euro 780,00 per evento.
2) La quota oraria di compartecipazione a carico dell’utente viene parametrata ai minuti di effettivo impegno della risorsa così come rendicontato dalla Sala Operativa Regionale Emergenza Urgenza (SOREU) che gestisce l’evento.

mercoledì 2 dicembre 2015

Da “l’ottimismo” de L’Eco di Bergamo, al “pessimismo prudenziale del Corriere.


Val Serina, due anni senza ponte. «Si apre entro primavera»
La Provincia ha iniziato il cantiere per il viadotto, ma ora tutto dipende dal meteo

Prima di tutto i tempi. Con tutta la prudenza del caso sarà non oltre l’inizio della primavera che in Val Serina si tornerà a viaggiare. E sarà, se non subito quasi, a due corsie (inizialmente si era detto a senso alternato). Oggi è il secondo anniversario della frana che ha spezzato in due la ex provinciale 27, qualche tornante prima di Serina. I massi crollati hanno abbattuto il ponte sul torrente , che la Provincia sta ricostruendo.

I lavori sono cominciati questo mese, «ma alcune operazioni - spiega il dirigente della Provincia Daniele Sari - sotto una certa temperatura non possono essere effettuate. Dipenderà da quanto rigido sarà l’inverno». E dagli altri interventi da incastrare: l’installazione delle reti paramassi (ultimo sforzo dopo la bonifica di un versante messo malissimo) e dei manufatti stradali, come i guardrail.


di Mad. Ber. – Corriere della Sera
2 dicembre 2015



Due anni di frana e disagi.
 
 

Val Serina, terzo Natale con strada ancora chiusa.
Il Comitato: striscioni e proteste sono serviti ad accelerare i tempi.

L’anniversario. Era il 2 dicembre 2013 quando 2000 metri cubi di roccia distrussero il ponte a Rosolo: i lavori solo ora, “ apertura prevista a gennaio”.
Sarà il terzo Natale con la strada chiusa. Il terzo Natale senza un ponte nuovo, senza una strada degna di questo nome.. Oggi, 2 dicmbre , sono trascorsi due anni dalla frana di 2000 metri cubi di roccia che nel 2013 divise in due la Val Serina, inaugurando 24 mesi di disagi, proteste, lungaggini burocratiche e finalmente il cantiere.

Lavori che sono entrati nel vivo dallo scorso maggio, con la bonifica della parete rocciosa e questo mese la ricostruzione del ponte distrutto dalla frana.
Da quel 2 dicembre di due anni da gli annunci delle raperture e di inizio lavori si sono susseguiti, purtroppo spesso smentiti. L’ultima previsione era quella di poter restituire alla Valle Serina la strada entro Natale. Ma i tempi, ancora una volta, si sono allungati, e si sono allungati, e si andrà a gennaio, probabilmente allinizio del mese.

“Appena sarà possibile consentire un minimo di viabilità bin sicurezza, anche a senso unico alternato – spiega il consigliere provinciale delegato alla viabilità, Pasquale Gandolfi – apriremo la strada. I tempi sono stati lunghi perché prima si è dovuto studiare  l’intervento di bonifica della parete rocciosa  e per lavorare sulla strada sottostante è stato necessario attendere la conclusione fdella bonifica. Si stà comunque lavorando nel migliore dei modi. Per mettere in sicurezza gli automobilisti ma anche gli operai che sono sul cantiere”.
Dopo la frana di due anni fa si eseguì una prima pulizia dagli alberi della parete rocciosa che incombe sulla provinciale. Poi vi fu lo studio per trovare la soluzione migliore da adottare per garantire la sicurezza (si ipotizzò anche un tunnel ma i costi erano decisamente altri per i tempi). Quindi il progetto e, dal maggio scorso fino a poche settimane fa (affidati all’Impresa Dapam di Borno, in provincia di Brescia), con un milione e 200 mila euro stanziati dalla Regione, la vera e propria bonifica e messa in sicurezza della parete rocciosa, con reti paramassi e consolidamenti. “ Durante questa fase – spiega il sindaco di Serina Giovanni Fattori – è stato ridotto anche il volume del famoso “gendarme”, lo sperone di roccia che incombeva sulla strada. Ora si sta lavorando all’aggrottamento, ovvero la parte della strada ricavata sotto la roccia. Grazie a una variante d’0pera, inoltre, saranno bonificati alcuni massi individuati nel bosco a fianco della parete”.
Settimana scorsa è stato demolito il ponte danneggiato due anni fa dalla frana. I lavori per la ricostruzione sono iniziati questo mese (a cura dell’Impresa Cabrini di Albino) per un importo di 305 mila euro dalla Provincia. Difficile che possa essere già transitabile per Natale. “Bisognerà attendere che maturino le gettate – continua Gandolfi - . Quindi secondo i tecnici si andrà a inizio gennaio. “Il ponte poteva essere realizzato – aggiunge però Fattori – perché la parete rocciosa appena a monte era già stata messa in sicurezza. A rallentare l’intervento sono stati i problemi di bilancio della Provincia”.

Le spalle del ponte si sono salvate mentre il nuovo passaggio non sarà ad arco, come il precedente, ma piatto. Conclusi questi lavori ci saranno poi altri 150 mila euro della Provincia per la sistemazione finale della provinciale, manto stradale e guardrail. “Facendo due conti – dicono sia il sindaco Fattori sia Gandolfi – questo in Val Serina è sicuramente l’intervento di messa in sicurezza per frana più sostanzioso degli ultimi anni nella nostra provincia”.

Giovanni Ghisalberti – L’Eco di Bergamo 2 dicembre 2015