lunedì 29 marzo 2010

Un rinnovato sollecito alla signora Sindaco di Oltre il Colle



Gentile Signora


Da oltre una settimana ci siamo permessi d’inviarLe una lettera aperta, al Sito del Comune di Oltre il Colle, senza ottenere alcun riscontro.
Pur comprendendo i Suoi impegni amministrativi ci chiediamo se questa “dimenticanza” sia da addebitare alle difficoltà del “gestore” del Sito Comunale nell’aggiornamento delle “lettere inviate”, oppure ad un errore da parte nostra nell’indirizzo.
La lettera, che ci permettiamo di rinviarLe, redatta dagli “Amici di Zambla Bassa” tramite il sottoscritto, è improntata alla massima disponibilità ad un corretto e pacato dialogo tra Amministratori e Amministrati, nell’interesse della Comunità di Oltre il Colle.
Possiamo anche acrreditarLe l’impossibilità di una d”diretta” risposta ai mittenti dovuta alla mancanza di un indirizzo di posta elettronica, tuttavia pensiamo che sul Sito Comunale del Comune si poteva e si può sia inserire la lettera in questione, sia dare un cortese riscontro al suo ricevimento
Vogliamo ancora pazientemente credere che i disguidi non dipendano dalla Sua volontà, bensì dovuti ad altri problemi.
Per tale motivo è nostra intenzione non rinnovare ulteriori e antipatiche discussioni ma attendere con fiducia un Suo cortese e utile riscontro.

Per conto degli “Associazione Amici di Zambla Bassa”
Alberto Sangalli
sangalli.alberto@libero.it
Zambla Bassa, 29.marzo 2010

venerdì 26 marzo 2010

Lettera degli "Amici di Zambla Bassa" alla signora Manenti, Sindaca di Oltre il Colle



Lettera aperta alla Sindaca di Oltre il Colle



Gentile signora Rosanna Manenti, sindaca di Oltre il Colle

premettiamo che non è nostra intenzione alimentare i già difficili rapporti tra Amministrazione Pubblica e Amministrati di Oltre il Colle, tuttavia ci pare corretto esprimerLe, signora Sindaco, alcune considerazioni sullo spiacevole clima creatosi e, molto sommessamente, alcuni suggerimenti.

E’ fuori di dubbio che la Sua Amministrazione ha ereditato “problemi vecchi e onerosi” da parte di coloro che negli anni l’hanno preceduta e che, compatibilmente con le “risorse finanziarie” disponibili, ha cercato di fare il possibile per distribuire le “opere” in modo equo tra le varie Frazioni.

Nessuno vuole sminuire la realizzazione di “opere” attese da oltre vent’anni quali ad esempio la sistemazione dell’accesso viario nella frazione di Zambla Bassa.

Anche la tanto discussa “strada di accesso a quota 1600 dell’Arera”, indipendentemente dalle opinioni, peraltro legittime, dei sostenitori e degli oppositori, in futuro può essere un elemento di rilancio per il turismo estivo della Conca. Anche la definizione del “contenzioso” tra Amministrazione, proprietà e gestione della pista di fondo dell’Alben è sintomo di attenzione nei confronti di coloro che privatamente contribuiscono alla valorizzazione turistica del luogo.

Nei timidi “consigli” che possiamo offrirLe rimane l’opportunità di completare ora alcune opere conseguenti:

• Per quanto attiene la valorizzazione della strada di accesso a quota 1600, l’opportunità di affidare a qualche Ente o Associazione, sia l’incarico di progettare una “navetta” per rendere accessibile la presenza di turisti, sia il “rinnovamento” del “Giardino Botanico”, ormai compromesso dall’incuria e dalle intemperie, realizzato anni orsono.

• Per il meraviglioso spazio esistente sul Colle, frequentato in massima parte da “bambini e nonni”, la sistemazione dello stesso con i dovuti “servizi” utilizzabili sia in periodo estivo quanto in quello invernale.

• La sistemazione del piccolo “parco giochi” di Zambla Bassa, attualmente esposto alla pericolosità per quanti lo frequentano.

Come può ben vedere, signora, le indicazioni che, ripetiamo, timidamente, le inviamo, prescindono da partigianeria precostituita bensì rientrano nelle logiche richieste di quanti “amano” la Conca e la vorrebbero sempre più bella e accogliente.

Per quanto attiene ai “suggerimenti” ci permettiamo di farLe osservare che nessuno intende mettere “sotto cattiva luce” le bellezze” della località a beneficio dei cosiddetti “detrattori” e “carbonari”.


L’Informazione, riteniamo, deve essere obiettiva e non può, e non essere, partigiana per “piaggeria”.


Non ascolti i “cattivi consiglieri” ma reagisca con le proposte e con la stessa “Informazione” nei confronti della Sua comunità. Ci sarà sempre qualcuno che potrà fare “osservazioni”; non le assuma come “fatto personale” ma le confuti con proposte alternative o con progetti.


Non segua l’esempio di chi addebita la “crisi economica” ai disfattisti o a “quinte colonne” prezzolate.

Non faccia la guerra a coloro che si “muovono” nell’interesse della Conca, ma agevoli le loro iniziative e, nelle disponibilità finanziarie disponibili, li conforti.

Il futuro della Conca di Oltre il Colle è nelle sue mani, non lo riduca ad una “faida” tra fazioni. Chi ci potrebbe rimettere è solo la Comunità e coloro che ci vivono o che contribuiscono alla sua esistenza.

Cordiali saluti
Associazione “Amici di Zambla Bassa”

Pubblicato su Bergamonews il 25 marzo 2010


martedì 23 marzo 2010

Le notizie dalla Conca di Oltre il Colle...e dintorni


Oltre il Colle - Pro loco, un'estate da 30 mila euro.
Programma consistente, il gruppo cerca sponsor

Oltre il Colle - Sono state una cinquantina le persone che hanno preso parte alla riunione organizzata dalla Pro loco di Oltre il Colle per la presentazione del programma delle manifestazioni estive. «Abbiamo voluto organizzare l'assemblea pubblica – ha esordito il presidente Claudio Paulato –, per mettere al corrente la popolazione su quello che abbiamo in mente di fare la prossima estate. La matrice è stata il lavoro dello scorso anno, che riteniamo sia stato apprezzato sia dai villeggianti che dai nostri concittadini, e su questa base abbiamo fatto un po' di innovazioni». Paulato ha poi toccato il punto del contributo che la Pro loco dovrebbe ricevere dal Comune: l'anno scorso era crollato a 6.000 euro, dopo i 24.000 del 2007 e i 12.000 del 2008. «Abbiamo già avuto i primi contatti con l'amministrazione comunale – ha spiegato il presidente – e per quest'anno l'importo dovrebbe essere confermato a 6.000 euro. Dai nostri calcoli il costo totale dell'intera stagione dovrebbe aggirarsi attorno ai 30.000 euro. Per questo speriamo di ripetere i numerosi tesseramenti del 2009 e che commercianti ed esercenti diano il loro contributo. Abbiamo anche pensato di organizzare, come sistema di autofinanziamento, una sottoscrizione a premi per il mese di agosto, con un'autovettura come primo premio». Alessandro Carrara, del Consiglio direttivo, ha illustrato il calendario: «Le priorità – ha detto – saranno gli eventi proposti dalle associazioni.
Proporremo una trentina di appuntamenti musicali e cercheremo, in particolar modo ad agosto, di dare un'attenzione particolare ai bambini.
Nel programma c'è spazio anche per concorsi, escursioni con le guide alpine, mostre e manifestazioni sportive. L'obiettivo è quello di riproporre anche i tre eventi speciali dello scorso anno: la pedalata con il "Falco" Paolo Savoldelli, la gara dei boscaioli e il Gran galà d'estate la sera di Ferragosto». «Il peso finanziario maggiore – ha aggiunto il presidente Paulato – è dato dai concerti e dagli eventi speciali:
costano complessivamente circa 25.000 euro».

Mercoledì 24 Marzo 2010 PROVINCIA, pagina 36 -  Davide Cortinovis

Sin quì la notizia; quello che ci chiediamo come ha fatto la Nuova Pro Loco ad organizzare le stesse attività degli anni precedenti con un finanziamento ridotto di oltre il 60 %. E come farà quest'anno con un ulteriore riduzione. Meriterebbero una "medaglia", vero?

sabato 20 marzo 2010

Oltre il Colle Il pericolo slavine blocca da un mese e mezzo


Oltre il Colle Il pericolo slavine blocca da un mese e mezzo l'accesso a Plassa

Si ripete l'identica situazione dello scorso anno: «Camping isolato, stagione compromessa»
Come diceva Don Abbondio: " Il coraggio uno non può darselo, o ce l'ha o non cel'ha !"


Oltre il ColleStrada chiusa per pericolo valanghe. Da un mese e mezzo. E campeggio e condominio che, di fatto, restano ancora vuoti e isolati. Per i proprietari delle roulotte e degli appartamenti in località Plassa di
Zambla Alta, a Oltre il Colle, sembra ormai ripetersi quanto accaduto nell'inverno 2008-2009. Ovvero la chiusura fino a primavera dell'unica via di accesso al campeggio. Una valanga, lo scorso 5 febbraio, aveva lambito la strada che collega Zambla Alta con la Plassa. E, da quel giorno, è entrato in vigore un divieto di transito sia ai veicoli sia ai pedoni. Ordinanza che è ancora in vigore. Dall'altra parte della slavina restano il campeggio (120 piazzole, di cui 80 occupate) e un condominio con 148 appartamenti: ma in tutto solo cinque persone, di cui tre residenti, ovvero il gestore del campeggio Roberto Daghetti, la moglie Loredana e la piccola Nara, nata lo scorso 24 dicembre. «L'anno scorso il divieto di transito, a causa di una slavina scesa a dicembre – dice Daghetti – venne tolto solo ad aprile. Anche questa volta la stagione ormai è andata e il campeggio è rimasto vuoto. Sicuramente qualche campeggiatore valuterà se restare ancora in queste condizioni. E pure noi dovremo decidere se continuare a gestire il campeggio o rinunciare».

Sulla riapertura della strada, peraltro, non arrivano particolari novità: «Teniamo la situazione sotto controllo – dice il sindaco di Oltre il Colle Rosanna Manenti – ma finora non ci sono state le condizioni per riaprire al transito». E il monitoraggio continua anche a opera della Ster, la Sede territoriale della Regione (l'ex Genio civile). «Nell'ambito del Protocollo valanghe – spiega Claudio Merati – sono stati effettuati una serie di sopralluoghi sulle zone più critiche delle Orobie. E quindi comunichiamo ai Comuni la situazione. Buona parte della valanga di Zambla Alta si è già scaricata ma questo non significa che sulla strada non possa sussistere ancora del pericolo. La chiusura o la riapertura dipende solo dal Comune».

E il bollettino valanghe dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente prevede per lunedì il passaggio da moderato a marcato il grado di pericolo valanghe proprio su Orobie e Prealpi, dove è previsto un accumulo di circa 30 centimetri di neve fresca.

Sabato 20 Marzo 2010 PROVINCIA, pagina 33 - G. Gh.

lunedì 15 marzo 2010

La Pro Loco della Conca



Serina e Oltre il Colle: come sono "considerate" le locali Pro Loco

"Il comune di Serina ha stipulato la nuova convenzione triennale "2010 - 2013" con la Pro loco che si dovrà occupare dell'organizzazione di manifestazioni ed eventi e riceverà un contributo di 30 mila euro annui. Il sindaco Michele Villarboito e il vicesindaco Giovanni Fattori hanno ringraziato la presidente Antonella Belotti e tutto il consiglio della Pro loco per il lavoro fin qui svolto."

Questo quanto é stato pubblicato dal quotidiano "L'Eco di Bergamo" nei giorni scorsi. Quasi in contemporanea l'Amministrazione Comunale di Oltre il Colle proponeva di inserire a bilancio la somma di euro 4000 per il finanziamento delle attività della locale Pro Loco.

La disparità di trattamento tra l'Amministrazione di Serina e quella di Oltre il Colle appare evidente. Pur considerando il Comune di Serina certamente più "ricco", con un maggior numero di abitanti ( 2150 contro i 1156 di Oltre il Colle ), con un maggior numero di "seconde case" che alimentano con l'ICI i bilanci comunali, appare evidente la considerazione con cui gli Amministratori della Conca trattano la nuova Pro Loco.

Gli scorsi anni, quando Presidente era il "consorte" della signora Sindaco, erano stati erogati 8000 euro , il doppio dell'attuale proposta, con varie richieste, ignorate, da parte delle minoranze in Consiglio Comunale, di poter verificare le reali spese sostenute dalla Pro Loco e ritenute "a piè di lista".

Con il rinnovo dell'Associazione e con l'attuale presidenza, improvvisamente si é ritenuto, quella della Pro Loco, una spesa superflua e, pertanto, da "tagliare" in buona misura.

Continua, in questo modo, un incomprensibile "rigetto" di attività locali che non aderiscano al criterio di "nepotismo" che, sin dall'inizio, é sempre stato alla base della politica amministrativa locale di Oltre il Colle.

sabato 13 marzo 2010

Scuola a nuovo e mulattiere


Serina: ok al piano delle opere


Nonostante le polemiche e il botta e risposta tra maggioranza e minoranza, il Consiglio comunale di Serina ha dato il via libera al piano delle opere pubbliche che per l'anno in corso prevede alcuni interventi importanti
come la riqualificazione e sistemazione dell'edificio scolastico per 150 mila euro (i lavori sono ora in corso), la riqualificazione della casa di Sant'Antonio per 762 mila (lavoro terminato), la realizzazione della fognatura in via Divisione Tridentina per 200 mila euro, il rifacimento del tratto di acquedotto tra piazza Umberto I e via Tiraboschi per 210 mila euro e la riqualificazione delle mulattiere e dei sentieri per 100 mila euro.

L'ultimo progetto per il 2010 riguarda la sistemazione dell'area esterna al «Villaggio dello sport» per la quale è stato presentata a inizio mese una richiesta di finanziamento alla Regione per 200 mila euro. L'opera che caratterizzerà il 2011 sarà la sistemazione del piazzale del mercato il cui costo ammonta a 2.800.000 euro che per metà sarà coperto dalla vendita delle autorimesse mentre per l'altra parte è stato chiesto un finanziamento alla Regione Lombardia tramite l'«Obiettivo 2» (si tratta dei fondi destinati alle aree più svantaggiate della Lombardia) e il Comune è in attesa di risposta.

Il prossimo anno si realizzerà anche il quarto lotto della sistemazione del centro storico di Serina (l'importo previsto è di 450 mila euro). Per il 2012 verrà riqualificato il centro storico di Valpiana (200 mila euro) e costruita una struttura ricettiva a Corone (200 mila euro). È stata stipulata anche la nuova convenzione triennale con la Pro loco che si dovrà occupare dell'organizzazione di manifestazioni ed eventi e riceverà un contributo di 30 mila euro annui. Il sindaco e il vicesindaco Giovanni Fattori hanno ringraziato la presidente Antonella Belotti e tutto il consiglio della Pro loco per il lavoro fin qui svolto.

Da. Co.
Sabato 13 Marzo 2010 PROVINCIA, pagina 38

martedì 9 marzo 2010

Scuola senza soldi - Stop ai supplenti e lezioni a classi unite


Serina: Stato e Ufficio provinciale devono 203 mila euro. Se il prof è malato ci si trasferisce con i banchi in palestra

L’Eco di Bergamo - Martedì 09 Marzo 2010 PROVINCIA, pagina 32

Serina - Non siamo ancora al «fai da te» ma poco ci manca. E comunque ci si arrangia. I soldi dallo Stato sono sempre meno, i supplenti non si chiamano più e quando un insegnante si ammala si uniscono le classi e si fa lezione in palestra. E, a volte, per le attività si chiede aiuto gratuito ai genitori.

La maggior parte delle scuole bergamasche non naviga in buone acque – economicamente parlando – ma ci sono istituti che stanno peggio di altri. È il caso dell'Istituto comprensivo di Serina, dieci scuole, tra materne, elementari e medie, a Serina, Oltre il Colle, Bracca, Costa Serina e Rigosa, 461 studenti, tra cui 15 stranieri e una decina di disabili, con 70 docenti e 17 dipendenti Ata (ausiliario tecnico amministrativo): istituto che, negli ultimi anni, ha accumulato nei confronti dello Stato un credito di 113 mila euro e dell'Ufficio scolastico provinciale di 90 mila euro, per un totale di 203 mila euro. Soldi che dovrebbero servire a pagare supplenti e attività aggiuntive svolte dagli insegnanti. Ma questi fondi non arrivano.

«C'è una gravissima difficoltà di gestione dell'intero istituto comprensivo – scrive al nostro giornale il Consiglio d'istituto – che si vede costretto a limitare le risorse necessarie al funzionamento amministrativo e didattico, rendendo prevedibile, per il 2010, l'impossibilità di far fronte ai pagamenti, per altro inderogabili, delle spese per la sostituzione del personale assente (supplenze brevi e ore eccedenti) per le attività previste dal contratto integrativo».

«E i docenti e il personale ausiliario tecnico amministrativo – continua il Consiglio d'istituto – non hanno potuto avere il riconoscimento del fondo d'istituto (ore straordinarie) per gli anni scolastici 2007-2008 e 2008-2009».

«La maggior parte del credito – spiega Gianandrea Rota, insegnante elementare e componente del Consiglio d'istituto – si è accumulato nel 2006. Le nostre sono tutte scuole di montagna, oltre i 600 metri di altitudine, e quindi consentono agli insegnanti di acquisire un doppio punteggio per le graduatorie. Tanti insegnanti, soprattutto ragazze, chiedevano di poter fare supplenze da noi. Poi molte entravano, a pieno diritto, in maternità e l'istituto restava con l'onere dei pagamenti di doppi stipendi. Abbiamo continuato a segnalare le nostre difficoltà a proseguire ma senza risultati. E, a un certo punto, si è deciso di posticipare il pagamento per gli straordinari degli insegnanti per garantire lo stipendio normale dei supplenti. Ma a lungo andare saranno a rischio anche quelli».

A questo punto diventa difficile garantire anche una didattica normale. «Quando un insegnante è a casa – continua Rota – non vengono assunti supplenti e la classe scoperta viene accorpata a un'altra. Ma un'aula normale è troppo piccola e, anche per motivi di sicurezza, ci si sposta coi banchi in palestra. E per fare un po' di economia su altre attività di laboratorio ci è capitato di chiedere aiuto ai genitori».

«La situazione economica si aggrava continuamente – continua il Consiglio d'istituto – ciò nonostante docenti e personale Ata anche quest'anno non hanno voluto far venire meno i progetti per gli alunni, facendo ore eccedenti, consapevoli delle difficoltà di pagamento delle stesse».

Una situazione che «abbiamo segnalato ancora recentemente al ministero, alla prefettura e ai Comuni», dice il dirigente scolastico Tindaro Motta. «Ma, purtroppo, pare che di spiragli non ve ne siano», conclude Rota.

Giovanni Ghisalberti

giovedì 4 marzo 2010

Internet, la Bergamasca viaggia a due velocità 30 paesi appesi a un filo. Scade la copertura pubblica in montagna. Via Tasso: la salveremo. Intanto in provincia due comuni su tre «navigano» a vele spiegate

Caro, vecchio, buon piccione. Viaggiatore. Corre l'anno 2010 e anche nella nostra provincia sembra esserci chi medita di tornare alla vecchia scuola. Un'esagerazione? Chiedere per credere a quelli del «digital divide». Quelli che per mandare una e-mail devono fare i salti mortali. Quelli che la connessione è lumaca. Quando c'è. Quelli che, mentre molti vanno sempre più veloci, rischiano di tornare indietro.

La Bergamasca, fra copertura «classica» Adsl e operatori che offrono servizi alternativi (dalla chiavetta alla banda larga) naviga piuttosto bene. Ma c'è chi nel giro di una manciata di mesi rischia di vedere allontanarsi il mondo virtuale. Parliamo di una trentina di comuni che oggi contano sulla tecnologia wireless avviata dalla Provincia con i fondi dell'Obiettivo 2. A luglio scadrà infatti la concessione agli operatori che fino a oggi hanno erogato il servizio voluto dall'ente pubblico, e all'orizzonte ci sono delle nubi. «Al momento questi operatori ci hanno comunicato l'indisponibilità a prorogare il servizio se le condizioni economiche dovessero restare quelle attuali. Un bel problema per le aree che, per questioni di morfologia territoriale o appetibilità economica, non godono di molte offerte differenti», spiega l'assessore provinciale all'Innovazione tecnologica Roberto Anelli. Che annuncia: «La Provincia è in campo per garantire il servizio. Questi centri sono meno coperti e su di loro ci concentreremo. È doveroso». Bisogna capire come agire, ma il salvataggio è partito.

Sono 64 i comuni che godono della copertura senza fili di cui sopra, ma sono poco meno di una trentina quelli in condizioni critiche. Perché va specificato: oltre al servizio dell'Obiettivo 2, in queste aree gli utenti di solito contano su chiavette fornite da operatori non legati alla Provincia. Anche con queste, però, connettersi rischia di essere laborioso: «Non hanno banda minima garantita, ovvero non c'è la certezza che la copertura di segnale sia ottimale. In pratica – spiegano alcuni utenti –, se ci colleghiamo in troppi salta tutto».

Fra i centri che «navigano a vista», quando navigano, anche aree di rilevanza turistica. In base ai dati a disposizione della Provincia (che possono risentire di variazioni se, come nel caso di Ardesio che riportiamo qui sotto, operatori privati si sono da poco messi in moto liberamente), si citano ad esempio Valbondione, Gromo, Valgoglio in Valle Seriana; gran parte di Colere e Azzone in Valle di Scalve; Brumano, Fuipiano, Costa Valle Imagna, Roncola per la Valle Imagna; e ancora Valtorta, Ornica, Valleve per la Valle Brembana. Un elenco parziale, su cui via Tasso sta lavorando. L'intenzione è capire al dettaglio come siamo messi. E agire in rinforzo: «Il nostro sistema wireless ha molti limiti, risente del maltempo, non è velocissimo, non arriva ovunque e non è paragonabile a servizi come l'Adsl classica o le fibre ottiche. Ma è meglio di niente. La Provincia si concentrerà sulle aree con più problemi, farà in modo di mantenere per loro il servizio lavorando sul contratto». Come? Modificando l'offerta economica, rendendola più appetibile per gli operatori già attivi oppure cambiando musica, scendendo in campo in prima persona. «Stiamo studiando un'ottimizzazione nella distribuzione dei fondi e delle coperture. Se i comuni da servire fossero meno, alla medesima cifra, avremmo margine di contrattazione». Oggi i comuni con dotazione wireless promossa da via Tasso sono una sessantina, molti dei quali godono anche di altre opzioni. «Questa è una impostazione che deriva dalla passata amministrazione – mette in chiaro l'assessore –. Ora cerchiamo la soluzione per garantire un servizio a tutti, senza troppe sovrapposizioni». Poi c'è la seconda via: «Se non si trovassero soluzioni soddisfacenti, potremmo anche farci carico noi della situazione tramite l'operatore con cui eroghiamo in altre zone il servizio di banda larga. In questo caso dovremmo affrontare costi alti a fronte di un numero ridotto di abbonamenti. Ma per garantire un servizio ormai essenziale siamo disposti a farlo. È doveroso». Staremo quindi a vedere. Ma intanto, mentre è partita l'operazione in montagna, via Tasso porta avanti anche «l'altro» progetto legato a internet. Che si chiama banda larga.

Ardesio «aggancia» gli operatori: ora si connette gratis
Dopo anni di web difficile, il comune dell'alta Valle Seriana ha puntato sulla concorrenza
Da uno a tre in una manciata di settimane. Ecco qui il caso di Ardesio, comune dell'alta Valle Seriana che, e dài e dài, ha solleticato l'attenzione di diversi operatori privati che oggi si contendono gli utenti del piccolo centro. Per la gioia di tutti. Ma proprio tutti. Perché – potere della concorrenza – qui sta per entrare in funzione un servizio che altrove è utopia. «Uno degli operatori privati che l'amministrazione ha contattato in questi mesi per rendere davvero efficiente la copertura internet ad Ardesio ci ha fatto un regalo – ha annunciato durante un'assemblea pubblica Alberto Bigoni, consigliere comunale della lista "Ardesio unita" delegato dal sindaco Giorgio Fornoni alle problematiche legate alle coperture web –. Su di un palo della pubblica illuminazione nei pressi del parco giochi di via Locatelli entrerà in funzione un dispositivo in grado di garantire gratuitamente l'accesso a Internet a chi con il suo portatile si troverà nel raggio di circa 50 metri».

L'installazione è avvenuta proprio ieri. «Il segnale risulta già disponibile», conferma Bigoni.

L'amministrazione, aggiunge ora, l'aveva promesso ai cittadini. «Volevamo offrire internet gratis a tutti. Ecco fatto. Il tutto a fronte di una spesa per il Comune di circa 400 euro più Iva per i lavori dell'elettricista per l'approvvigionamento di corrente elettrica indipendente al palo. E non è detto che questo hotspot sia l'unico. Nei prossimi mesi altri hotspot, dopo una verifica sul funzionamento di quello installato in via Locatelli».

Lago d'Endine Tre amministrazioni conquistano la rete facendo squadra
Bianzano, Ranzanico e Monasterolo fanno squadra per accedere in modo facile e veloce a internet. Cosa che, in zona, risultava piuttosto difficile un po' come accade nelle aree di montagna. Grazie al progetto di una società privata, anche i tre paesi rivieraschi navigano in scioltezza.

Dopo mesi di studi di fattibilità con i progettisti e incontri tra i tre sindaci, infatti, si è trovata la soluzione tecnica per ovviare alla mancanza di campo che – affermano – penalizza soprattutto il paese di Monasterolo, permettendo così ai tre paesi che non dispongono di collegamento via cavo di rame di mettersi al passo con gli altri Comuni della valle. Grazie all'installazione a Bianzano e Monasterolo di due piccoli ripetitori di sei metri di altezza, il segnale che attualmente è inviato dai Colli di San Fermo verrà riflesso anche ai tre paesi dell'alta Valle Cavallina. Per captarlo i cittadini dovranno installare un'antenna esterna e provvedere alla sottoscrizione di un abbonamento. «Si tratta di un importante traguardo dopo anni di disagi ma soprattutto di incontri e trattative – concordano i tre sindaci Marilena Vitali, Maurizio Trussardi e Sergio Buelli –. Con questo accordo abbiamo superato il disinteresse delle grandi società di telecomunicazione, offrendo ai cittadini un servizio importante a un costo simile a quello dei maggiori operatori del settore». Proprio per illustrare modalità, costi e soluzioni offerte dall'azienda privata, il progetto «Eolo» è stato illustrato nel corso di tre assemblee pubbliche itineranti.